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Il neo eletto Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania: rinnovamento e memoria

Si è conclusa ieri 21/01/2023 la lunga settimana elettorale per il rinnovo dei componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania.
Gli iscritti hanno risposto alla “chiamata alle armi” con zelo e partecipazione, così fornendo una fotografia chiara della loro volontà in ordine alla scelta dei prossimi rappresentanti istituzionali della politica forense nella Provincia Etnea.
Emblematico il consenso espresso in favore del neo eletto Presidente, Avv. Antonino Guido (detto Ninni) Distefano, che ha raccolto su di sé un numero di voti sì eclatante da decretarsi senza dubbio alcuno la volontà del Foro in ordine a chi doveva assumere, per il prossimo quadriennio,  il ruolo di Capitano al quale affidare la nave dell’avvocatura catanese.
E’ tempo di burrasca.

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Il Presidente uscente, Avv. Rosario Pizzino, che unitamente al suo pregevole Consiglio, certo resterà a futura memoria come il traghettatore istituzionale dell’avvocatura catanese nella triste epoca del Covid 19 – che ha così pesantemente falciato l’Avvocatura, ponendola nella gravità dell’impossibilità del confronto de visu con gli Assistiti, i Colleghi e i medesimi Magistrati – si è contraddistinto per garbo ed umanità, fornendo così già un nuovo imprinting alla rappresentanza forense. Ma il prossimo quadriennio vedrà questo nuovo Consiglio confrontarsi, e sin da subito, con l’entrata in vigore delle Riforme.

 

E’ tema dolente.
L’anticipazione dell’entrata in vigore, prevista per l’ormai imminente data del 28 febbraio, della Riforma Cartabia porrà l’Avvocatura dinnanzi ad una svolta epocale.
Quale che sia la generazione alla quale appartiene, ogni Avvocato dovrà quasi del tutto dimenticare quanto appreso e studiato, e nuovamente imparare, sperimentare e dominare il nuovo processo, cui Riforma è densa di insidie, imprecisioni, lacune e “lati oscuri”.  Ed al contempo, non potrà dimenticarsi il “vecchio rito” che permarrà vigente per tutte le cause pendenti e promosse prima dell’entrata in vigore delle riforme.
Rinnovamento e memoria  storica di un’Avvocatura che assumerà, ancora una volta, su di sé il pieno peso di scelte (un’anticipazione nefasta) di fatto assai più politiche che giuridiche, nell’arduo compito di proteggere i più deboli dagli effetti che ne potranno derivare.

In questo quadro sta alle rappresentanze istituzionali forensi farsi carico del dialogo coeso ed intelligente con le altre componenti del comparto giustizia, locali e nazionali, avviando un confronto nuovo, collaborativo e di profonda preparazione tecnica che protegga l’Avvocatura dalle conseguenze di una Riforma sì tanto d’impatto e sulla quale vi è ancora, seppure incolpevolmente, pericolosa impreparazione da parte di tutte le componenti delle giustizia.

 

La protezione e tutela dell’Avvocatura e del ruolo dell’Avvocato, è di fatto tutela del cittadino e dei suoi diritti. E’ l’Avvocato il fronte sul quale rimbalzano le ingiustizie e le urla di disperazione dei cittadini. Egli è chiamato a tradurre le urla in azioni processuali, i bisogni umani in istanze giuridicamente ammissibili, individuando strumenti e modalità di azione che possano meglio tutelare i cittadini.

Né va trascurata la presenza all’interno delle rappresentanze istituzionali di componenti specializzati per settore giuridico che possano meglio dare voce, nella scala gerarchica delle istituzioni, alle esigenze dell’Avvocatura specializzata e formata.

Questo Consiglio (ma anche molti altri Consigli dell’Ordine degli Avvocati su tutto il territorio italiano) vede tra le elette anche due componenti dell’Associazione Cammino, di cui pure la scrivente si onora di fare parte quale componente (supplente) del Direttivo Nazionale, associazione da sempre impegnata nella tutela delle persone, relazioni familiari e minori e che da ultimo, venerdì 20 gennaio, si è riunita a Torino in occasione del Congresso Nazionale fortemente voluto dalla neo eletta Presidente Nazionale Raffaella Villa, Congresso animato proprio dal tema delle Riforme ed in occasione del quale si è anche festeggiato il 24esimo compleanno dell’Associazione.

La presenza pertanto di componenti specializzati è fiore all’occhiello di un Consiglio dell’Ordine che vedrà a breve la nascita del Tribunale Unico della Famiglia.

Ed ancora, il tema della tutela dei diritti dei soggetti vulnerabili, assai caro a questo Consiglio, ha visto la contestuale elezione dei componenti del Comitato Pari Opportunità (un assenza nel Foro di Catania assai grave e finalmente colmata) che pure ha visto il pieno e superbo sostegno degli iscritti a tutta la lista sostenuta e promossa dal neo Presidente Avv. Ninni Distefano, e che ha proclamato la Presidenza dell’Avv. Denise Caruso.

E’ tempo di cambiamenti.
E’ tempo di rappresentanze professionali permeate di competenza, moralità e profondo senso di responsabilità.
L’Avvocatura catanese crede in una risposta degna al sostegno espresso.
Buon lavoro a tutti gli eletti!

Avv. Cettina Marcellino
Persone, Relazioni Familiari e Minori

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Cettina Marcellino
Cettina Marcellino
"Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell'assistito [...]"
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