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Catania: Pappalardo (Caritas), ‘dati allarmanti su povertà, +9.200 interventi nel 2023’

“Registriamo a Catania un dato allarmante sulla povertà con un aumento di almeno 9.200 interventi per tutto l’anno 2023 appena trascorso sul fabbisogno alimentare.Su una media che era di 500 pasti al giorno, siamo passati ad oltre 530 interventi quotidiani per la mensa oltre ai pacchi spesa quotidiani per l’infanzia con omogeneizzati, biscotti e pastine piuttosto che quelli per gli adulti. La media totale dunque si alza a circa 700 interventi alimentari giornalieri”. Lo afferma il vice direttore della Caritas di Catania, Salvatore Pappalardo.

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“Registriamo – aggiunge Pappalardo ospite della trasmissione televisiva siciliana ‘Aperinews’- tanti casi di povertà invisibili.Sono coloro che si vergognano a venire in Caritas.Sono famiglie che hanno chiuso le loro piccole attività commerciali o artigianali,persone che non riescono ad arrivare a fine mese”. Secondo il vice direttore della Caritas Diocesana di Catania “l’abolizione del reddito di cittadinanza ha poi inciso in maniera enorme. Ci sono tante persone in difficoltà – dice Pappalardo- in una età che non e’ ‘appetibile’ ne’ per il mercato del lavoro, tra i 45 ed i 60 anni, e neppure per la pensione e magari senza competenza professionali particolari. Queste sono le nuove povertà. Questo sussidio magari è stato elargito senza delle attenzioni che potessero salvaguardare la dignità delle persone. Doveva forse essere erogato dando possibilità alle persone di potersi ‘spendere’ per il bene comune come enti pubblici piuttosto che e associazioni di volontariato. Un po’ come, insomma, il servizio civile nazionale”.

“Già nel post Covid – ricorda ancora Pappalardo- avevo la percezione che determinate criticità sarebbero emerse soprattutto in ambito economico con la chiusura di piccole attività”. “Io sono sempre propositivo per carattere – evidenzia- ma riconosco di essere turbato per l’anno in corso con tantissime persone che non riescono ad integrarsi nell’ambito lavorativo e nel tessuto sociale. Aspettiamoci periodi di difficoltà ma non bisogna abbattersi e non perdere la speranza”. “Come Caritas diocesana – sottolinea infine Salvatore Pappalardo- abbiamo chiesto sempre degli aiuti in termini burocratici e di autorizzazioni e non abbiamo mai avuto riscontri negativi. Il Comune di Catania, su nostra richiesta, ha sempre dato in concessione, in comodato d’uso gratuito,ad esempio,luoghi confiscati alla mafia,piuttosto che bagni e docce, per dare una risposta ai bisogni del territorio”.

”Devo dunque dire – conclude- che la collaborazione con le istituzioni e la rete so associazioni di volontariato, piuttosto che la Croce Rossa, la Comunità di Sant’Egidio o il centro Astalli e’ molto attiva. Ci sono tante situazioni di difficoltà ma non bisogna abbattersi”.

 

 

 

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