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Bandi e incarichi pilotati nella sanità, anche un esponente FdI fra arrestati

I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione a quattro misure di arresti domiciliari emesse dal GIP presso il Tribunale nei confronti di quattro persone

CATANIA – C’è anche Giuseppe ‘Pippo’ Arcidiacono, di 65 anni, dirigente medico dell’Arnas Garibaldi di Catania ed esponente di Fratelli d’Italia, già assessore comunale nella giunta Pogliese e candidato sindaco in vista del voto di fine maggio a Catania, candidatura poi ritirata per sostenere quella del collega di partito Enrico Tarantino, fra i quattro arrestati dai carabinieri di Catania e posti ai domiciliari su disposizione della Procura etnea per turbata libertà degli incanti e corruzione. Misure disposte nell’ambito di indagine sulle procedure di attribuzione incarichi in merito a progetti finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana. Gli altri arrestati sono Nunzio Ezio Campagna, di 61, un ex funzionario amministrativo dell’Università etnea Gesualdo Antonio Minissale, di 53, e un responsabile scientifico, Sebastiano Felice Agatino Ferlito, di 69.

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‘Turbata libertà degli incanti’, ‘turbata libertà del procedimento di scelta del contraente’, ‘corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio’. Sono questi i reati che la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania contesta a quattro persone nell’ambito di un’inchiesta che, con l’ausilio del Comando Provinciale dei carabinieri, ha portato all’esecuzione di altrettante misure di arresti domiciliari.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania dal settembre 2020 al settembre 2021, mediante attività tecniche,escussioni testimoniali ed acquisizioni documentali ha consentito di acquisire elementi in ordine anumerosi casi di turbative nelle procedure di attribuzione degli incarichi nell’ambito dei progetti ‘Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale’ finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, denominati ‘Osas Catania – sentinelle della prevenzione’ e ‘Prevenzione, diagnosie terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della Provincia di Catania’, procedure indette e gestite dall’Azienda Policlinico Universitaria di Catania, nonché il progetto ‘Centro Cardio’ ‘Hub & Spoke’, modello di prevenzione e riabilitazione’ procedura indetta e gestita dall’Arnas Garibaldi di Catania.

L’attività investigativa ha consentito di acquisire elementi in ordine al ruolo centrale che avrebbero avuto due degli indagati nella organizzazione e pianificazione delle condotte illecite contestate influendo sulla predisposizione dei due bandi in modo da rendere pressochè certa la nomina dei soggetti predestinati secondo logiche finalizzate a garantire l’appoggio dei soggetti istituzionali comunque coinvolti nei progetti – ora nella fase genetica, ora nella fase esecutiva – oltre che, contestualmente, a garantire vantaggi per sé o a favore di soggetti loro vicini.

 

Nella giornata odierna, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, hanno dato esecuzione a quattro misure custodiali degli arresti domiciliari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti di:

 

  1. CAMPAGNA Nunzio Ezio, nato a Catania il 10.10.1962;
  2. MISSALE Gesualdo Antonio, nato a Catania il 15.8.1971;
  3. ARCIDIACONO Giuseppe, nato a Catania l’1.11.1958;
  4. FERLITO Sebastiano Felice Agatino, nato ad Acireale il 4.8.1954.

 

in quanto gravemente indiziati in concorso tra loro e con altri soggetti indagati, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese, dei reati di “turbata libertà degli incanti”, “ turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio”.

L’indagine, coordinata da questa Procura Distrettuale e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania dal settembre 2020 al settembre 2021, mediante attività tecniche, escussioni testimoniali ed acquisizioni documentali ha consentito di acquisire elementi in ordine a numerosi casi di turbative nelle procedure di attribuzione degli incarichi  nell’ambito dei progetti “Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale”, finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, denominati  “OSAS Catania – sentinelle della prevenzione” e “Prevenzione, diagnosi e terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della Provincia di Catania”, procedure indette e gestite dall’Azienda Policlinico Universitaria di Catania, nonchè il progetto “Centro Cardio “Hub & Spoke” – modello di prevenzione e riabilitazione”, procedura indetta e gestita dall’ARNAS Garibaldi di Catania.

L’attività investigativa ha consentito di acquisire elementi in ordine al ruolo centrale che avrebbero avuto i due indagati CAMPAGNA Nunzio Ezio, medico odontoiatra  e MISSALE Gesualdo Antonino, all’epoca dei fatti funzionario amministrativo dell’Università di Catania e di fatto coordinatore dei progetti anche prima e a prescindere da una sua formale nomina, nella organizzazione e pianificazione delle condotte illecite  contestate influendo sulla predisposizione dei bandi in modo da rendere pressochè certa la nomina dei soggetti predestinati secondo logiche finalizzate a garantire l’appoggio dei soggetti istituzionali comunque coinvolti nei progetti – ora nella fase genetica ora nella fase esecutiva – oltre  che, contestualmente, a garantire vantaggi per sé o a favore di soggetti loro vicini.

In questo contesto, il Prof. FERLITO Sebastiano Felice Agatino, quale responsabile scientifico del Progetto denominato “Prevenzione, diagnosi e terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della Provincia di Catania” presentato dall’Azienda Policlinico Universitario di Catania nonché componente della Commissione incaricata della selezione del profilo professionale di collaboratore esterno,  si sarebbe prestato a dare attuazione agli scopi dei predetti Missale e Campagna in cambio dell’attribuzione di un incarico in altro progetto a un suo congiunto.

Altra figura emersa è stata quella del Dirigente medico dell’ARNAS  Garibaldi ARCIDIACONO Giuseppe, quale responsabile scientifico del Progetto denominato “Centro Cardio Hub e Spoke – modello di prevenzione e riabilitazione” presentato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Garibaldi” di Catania, che avrebbe concordato con MISSALE Gesualdo e CAMPAGNA Nunzio Ezio l’identità dei soggetti che avrebbero dovuto ottenere gli incarichi attribuiti nell’ambito del progetto da lui gestito in cambio dell’assegnazione di incarichi a persone a lui vicine sempre nei progetti PSN citati.

 

Inoltre, nel corso delle indagini, è emersa la turbativa del concorso per la nomina di Direttore Amministrativo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania di Catania al fine di favorire la vittoria, poi verificatasi,  di MISSALE Gesualdo Antonino, ottenendo in anticipo le tracce delle prove scritte e gli argomenti dell’esame orale grazie alla collaborazione illecita di soggetti istituzionali appartenenti all’Ordine summenzionato di Catania e di Palermo, che sarebbero legati a CAMPAGNA Nunzio Ezio, il quale, prima ancora che venisse emanato il bando di concorso, avrebbe proposto la figura del MISSALE quale soggetto di assoluta fiducia e in grado di svolgere tale incarico mettendosi totalmente a loro disposizione. L’elevato compenso in tal modo ottenuto dal MISSALE costituirebbe un’ulteriore utilità percepita per l’attività illecita che sarebbe stata svolta in favore del CAMPAGNA nei progetti PSN.

 

Nell’ambito della stessa ordinanza, il G.I.P. ha riservato la propria decisione nei confronti di altri otto indagati, destinatari di richieste di appicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, all’esito dell’interrogatorio come previsto dalla legge.


 

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