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Sicilia, M5S: “scatti di carriera illegittimi in Consorzi bonifica, esposto a Corte Conti”

PALERMO – “Funzionari che diventano facilmente dirigenti a tempo indeterminato. Lungaggini, relazioni, revoca dei provvedimenti e revoca della revoca. Sembra una barzelletta ma c’è poco da ridere considerando che stiamo parlando dei Consorzi di bonifica siciliani e che questi veloci scatti di carriera stiano costando centinaia di migliaia di euro ai cittadini siciliani”. A dichiararlo è il deputato del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione Ue dell’Assemblea regionale siciliana, Luigi Sunseri, che sta disponendo un esposto alla Corte del Conti per presunto danno erariale sui “reiterati scatti di carriera” in seno ai Consorzi di nonifica. “La Regione – ricorda Sunseri – non ha dato seguito alla riforma dei Consorzi di bonifica del 2016, gli stessi Consorzi che hanno fatto perdere 500 milioni di euro del Pnrr. Una riforma che prevede, tra l’altro, la riduzione del numero dei dirigenti”.

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“A fine del 2020 – spiega ancora il deputato – vi sono delle delibere di alcuni Consorzi di bonifica con cui si promuovono dei funzionari a dirigenti a tempo indeterminato. Probabilmente alla base di queste promozioni vi era la volontà di dribblare le procedure di mobilità interna, trovando una giustificazione ‘forzata’ nel timore di una soccombenza giudiziale dei Consorzi nei giudizi con i dipendenti che avevano rivendicato l’inquadramento dirigenziale. Ciò, però, in assenza di una sentenza che si fosse espressa a favore dei dipendenti. Soltanto nel gennaio del 2023, ovvero dopo tre anni e due governi – prosegue il pentastellato -, la Regione siciliana tramite il dipartimento per l’Agricoltura chiede ai commissari straordinari dei Consorzi di bonifica della Sicilia orientale e occidentale di revocare le delibere di promozione illegittime”.

“Passa appena un mese e il neo commissario straordinario della Sicilia orientale nominato dal governo Schifani – conclude Sunseri – decide di ‘sospendere il procedimento amministrativo diretto all’adozione delle revoche per un approfondimento della questione’ e ‘fino a nuova comunicazione’. Praticamente un provvedimento di sospensione che non indica neppure il periodo di tempo in cui viene sospeso, praticamente un documento totalmente illegittimo. Nel frattempo i dirigenti restano tali, senza alcun concorso, senza alcuna procedura e con stipendi nettamente più alti”.

 

 

 

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