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HomePoliticaCorruzione: Conte, 'centrodestra indifferente su infiltrazioni, tutti dobbiamo alzare asticella'

Corruzione: Conte, ‘centrodestra indifferente su infiltrazioni, tutti dobbiamo alzare asticella’

Antoci, 'in Sicilia quadro agghiacciante, politica si autoriformi'

”E’ la conferma che il centrodestra non può assolutamente parlare su questi temi. Da nord a sud, è una questione generale che riguarda in particolare le amministrazioni di centrodestra, da sempre notoriamente indifferenti alle infiltrazioni di scambio politico mafioso e sostanzialmente indifferenti alla penetrazione della corruzione e delle varie infiltrazioni della malavita”. Così il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando con i cronisti a Villa d’Agri di Marsicovetere in provincia di Potenza, prima di un’iniziativa elettorale, dopo gli arresti in Sicilia. ”Tutte le forze politiche – ha aggiunto – devono alzare quest’asticella perché altrimenti i cittadini non verranno più a votare. Rimarranno a casa, preferiranno non venire a votare.

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Dobbiamo assolutamente contrastare questo, ridare dignità alla politica, e non lasciare che sia la magistratura a occupare lo spazio della politica”.

 

“Il vicepresidente della Regione siciliana sospeso per un anno dai pubblici uffici per corruzione, un sindaco del Catanese arrestato, nell’ambito della medesima vicenda, per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Un quadro agghiacciante e sconfortante su cui farà piena luce la magistratura. In questi giorni si parla della classe politica siciliana non nel merito dell’attività amministrativa, ma per questioni giudiziarie. L’anormalità sta diventando normalità. Proprio come è accaduto troppo spesso in passato”. A dirlo è Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi scampato a un attentato e candidato capolista nella circoscrizione Isole al Parlamento europeo con il Movimento 5 Stelle.

“La Sicilia ha fame di legalità e chi serve le istituzioni deve esserne testimone specchiato – aggiunge -. La classe politica siciliana deve trarre le opportune conclusioni e, come ho già detto in passato, autoriformarsi senza esitazioni. Le scelte operate da Giuseppe Conte relativamente agli episodi di mala politica riguardanti Bari e Torino, l’appello a ‘tenere alta l’asticella’ in merito alla legalità nonché il ‘Patto per la Legalità’ proposto in Puglia, dopo i recenti fatti di cronaca, devono un essere punto di riferimento da adottare in tutta Italia. Risulta, infine, altrettanto essenziale che i siciliani diano, con rinnovata consapevolezza, adeguato valore al voto di preferenza espresso alle urne – conclude Antoci -. Solo così sarà possibile imprimere un cambio di passo nelle istituzioni”.

 

 

“I fatti di cronaca che riguardano il vice presidente della Regione siciliana Sammartino, se confermati, sono gravi e impongono alla politica una riflessione seria e concreta. Considerando che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, è assolutamente necessario che i partiti applichino a monte degli anticorpi, così come fa da sempre il Movimento 5 Stelle”. A dirlo è il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle in Sicilia, Nuccio Di Paola, per il quale “occorre mettere in guardia i cittadini sul fatto che talvolta risultati eclatanti nelle tornate elettorali possono essere frutto di corruttela o situazioni che la magistratura persegue e a cui va il nostro plauso. Il Movimento 5 Stelle elegge Scarpinato e De Raho e candida Giuseppe Antoci, uomini che hanno fatto e fanno della legalità il motivo fondante della propria attività”.

 

“L’ennesimo terremoto giudiziario che in queste ore sta squassando la politica in Sicilia e che ha coinvolto il vicepresidente della Regione Siciliana, Sammartino, referente di Salvini nell’Isola e numero due del governo regionale, non può non indurre una riflessione. La questione morale, che per il M5S è sempre stata un caposaldo indiscusso e non negoziabile, deve tornare in cima all’agenda politica, altrimenti alle urne, in occasione dei prossimi appuntamenti elettorali, sarà il deserto”. A dirlo è il capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Antonio De Luca.

“La politica deve ricordarsi di essere al servizio dei cittadini, i cui diritti troppo spesso vengono anteposti a bassi interessi di bottega – aggiunge -. Schifani, che finora è riuscito nell’impresa di far rimpiangere perfino il peggiore dei governi siciliani di tutti i tempi dell’Isola, faccia sentire la sua voce e ci dica immediatamente come vuole sostituire l’assessore in un momento tragico per la Sicilia che si appresta a vivere un’enorme crisi a causa della siccità”.

 

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