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Il Francolino di mare torna a volare in Sicilia dopo 150 anni

Planeta e la Fondazione Internazionale Biodiversità del Mediterraneo collaborano per la tutela del Francolinus francolinus

MENFI(AG) – Planeta e la Fondazione Internazionale Biodiversità del Mediterraneo (FIBM) hanno avviato l’innovativo progetto di reintroduzione del Francolino di mare estinto in Sicilia dal 1870, ma ancora oggi presente in alcune regioni del Mediterraneo, come la Turchia e Cipro.
La storia racconta che fu introdotto in Sicilia dai Franchi, da cui prende il nome, di ritorno dalle crociate ed è ampiamente descritto nel trattato sull’arte venatoria di Federico II di Svevia “De Arte Venandi Cum Avibus (l’arte di cacciare con gli uccelli). Il Francolino colora il paesaggio siciliano sino alla fine del 1800 quando, cessata la protezione per legge del periodo Borbonico, la caccia priva di controllo ne riduce la popolazione, sino alla scomparsa. Nel 1874 Pietro Doderlain, docente universitario a cui è Intitolato il Museo di Zoologia di Palermo, promette una ricompensa per averne un esemplare ma, non ricevendo alcuna risposta, ne decreta la scomparsa.

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Grazie alla collaborazione con la Fondazione Internazionale Biodiversità del Mediterraneo, Planeta ha accettato con entusiasmo di mettere a disposizione un’area all’interno della sua proprietà a Capparrina, nel comune di Menfi, in provincia di Agrigento, identificata come un luogo ideale grazie alla densa presenza di palme nane e di macchia mediterranea, unitamente ai pochi predatori come i cinghiali e alla quasi assenza di disturbo antropico. Il progetto, avviato nell’inverno 2023-2024 con il supporto dell’Istituto Zootecnico della Regione Siciliana, prevede la selezione e messa in libertà di 40 esemplari di Francolini.

Planeta si è inoltre impegnata a fornire il proprio supporto logistico e operativo assicurando l’allestimento di habitat temporanei controllati per l’adattamento degli animali al nuovo ambiente. Durante questo periodo di transizione, gli uccelli avranno accesso continuo all’acqua e al cibo, monitorati attentamente da personale dedicato. È prevista inoltre un’analisi costante del comportamento e della capacità di adattamento della nuova popolazione di Francolini, per valutare l’efficacia delle liberazioni e identificare eventuali miglioramenti o aggiustamenti nel processo di reintroduzione.

Se i risultati delle prime fasi saranno positivi, il progetto si estenderà anche ad altre località, tra cui San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani.

 

 

Nulla avviene per caso. Quando anni fa abbiamo iniziato a considerare l’Oasi Capparrina – il luogo dove coltiviamo le nostre olive seguendo i principi dell’agricoltura biologica – come un autentico santuario naturale, abbiamo coinvolto alcuni studiosi, tra i quali i professori Bruno Massa e Attilio Carapezza, illustri esponenti  della prestigiosa scuola dei naturalisti siciliani” – ha dichiarato Alessio Planeta, amministratore delegato delle Aziende Agricole Planeta – “Per questo motivo siamo stati entusiasti nel sostenere questo progetto così appassionante per noi e abbiamo seguito attentamente ogni fase della reintroduzione, fino a vedere i primi risultati. Dapprima è stata realizzata una voliera di acclimatazione all’interno della rigogliosa macchia mediterranea di Capparrina, successivamente abbiamo assistito al passaggio dalla vita in voliera alla liberazione in volo e ora siamo gratificati nell’osservare i primi Francolini nella loro naturale dimora. Non possiamo nascondere la gioia nel vedere la nostra Oasi mantenere la sua integrità, un risultato che è stato possibile solo grazie all’impegno di generazioni passate. Questa storia straordinaria è un esempio tangibile delle azioni concrete che riflettono lo spirito di Planeta. Oggi vedere il Francolino, con i suoi colori e con la sua capacità di mimetizzarsi, sorvolare oliveti e macchia mediterranea è una gioia indescrivibile.

 

 

Francolinus francolinus  volatile lungo dai 33 ai 36 cm, con un’apertura alare di 50–55 cm ed un peso di 320-550 g; presenta dimorfismo sessuale, come molti altri Galliformes. Il maschio ha ventre, gola e addome neri con macchie bianche. Il dorso e la corta coda presentano sottili striature trasversali bianche su fondo nero. Collare e sottocoda sono bruno-rossicci, i lati del capo sono neri, mentre la nuca e le ali hanno un disegno bruno-castano. La macchia auricolare bianca è caratteristica del maschio. La femminapresenta un piumaggio piuttosto uniforme, che garantisce il mimetismo con il terreno, bruno-giallastro con fitte macchie scure sul ventre a forma di Y, più chiaro ai lati della testa, sul sopracciglio e sulla gola. La nuca presenta una fascia ruggine, meno estesa rispetto a quella del maschio.Questa specie monogama si accoppia tra marzo e agosto e depone in un’unica covata circa 7-12 uova in un nido ricavato in una depressione del terreno. Le uova, sono incubate dalla femmina per 18-19 giorni e i piccoli sono accuditi tutto l’inverno da entrambi i genitori.

 

 

PLANETA
PLANETA è un’azienda agricola con una storia di diciassette generazioni e tra le più importanti in Sicilia: 371 ettari di vigneto e sette cantine dislocate in cinque territori (Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo); 151 ettari di oliveto con un frantoio posto proprio al centro della proprietà; altre coltivazioni quali mandorlo e grano duro, tutte in regime biologico.  Con l’obiettivo di valorizzare singolarmente ogni territorio attraverso un grande lavoro di ricerca, spaziando dall’adattabilità delle varietà internazionali ai vitigni autoctoni fino alle cosiddette “varietà reliquia” – quasi scomparse dal patrimonio ampelografico dell’isola – Planeta è tra le prime realtà in Sicilia e in Italia a essersi dedicata all’enoturismo di eccellenza: visite e degustazioni di vini, insieme a esperienze naturalistiche e culturali ritagliate sul territorio di ciascuna cantina, sono l’espressione della ricchezza culturale e della convivialità che il vino offre. La filosofia di conduzione dell’azienda agricola è orientata alla massima sostenibilità: dalla conversione integrale di tutte le tenute in regime biologico, alla creazione della Fondazione SOSTAIN, promotrice dell’omonimo protocollo di produzione certificato a livello nazionale dal Mipaaf, alle attività raccolte sotto il concept PlanetaTerra – insieme di progetti volti alla tutela dell’ambiente e alla promozione di un concetto olistico di agricoltura – per PLANETA l’attività agricola è un veicolo per la tutela ambientale e motore di benessere per l’uomo e per il pianeta. La volontà di valorizzare le eccellenze siciliane ha dato vita al concept Ab Insula: una selezione di progetti dall’identità forte e autenticamente siciliana e dall’eccezionale valore storico-culturale, di cui Planeta si fa promotore: sono nati così Serra Ferdinandea – progetto di vitivinicoltura e agricoltura biodinamica in un luogo mitico dell’isola, e Castello Solicchiata – progetto di distribuzione della storica tenuta dei Feudi Spitaleri, sogno e fulcro della vitivinicoltura etnea. Planeta non è solo vino ma anche olio: l’olio EVO biologico Planeta esprime appieno l’identità dell’Oasi Capparrina, storica proprietà della famiglia Planeta racchiusa tra due fiumi a picco sulle spiagge di Menfi, con 46.000 alberi messi a dimora, 151 ettari di oliveti e 20 ettari di macchia mediterranea. Oltre alla produzione agricola, PLANETA è attiva nell’ospitalità con una proposta variegata che abbraccia tutte le tenute dell’azienda, tra offerta residenziale, leisure e wine tour. La Foresteria di Menfi, con le sue 14 camere circondate da un incantevole giardino mediterraneo e il ristorante – inserito nella Guida Michelin 2024 e premiato con 2 cappelli dalla nuova guida Ristoranti 2024 de L’Espresso – I 1000 Ristoranti d’Italia e 2 forchette dalla Guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso – che propone le antiche ricette della tradizione famigliare rivisitate in chiave contemporanea ed esprime la più genuina essenza e lo stile unico dell’ospitalità PLANETA. Palazzo Planeta, nel centro di Palermo, si compone di sette confortevoli appartamenti, interamente ristrutturati e allestiti per ricreare una raffinata atmosfera casalinga che racconta lo spirito del buon vivere siciliano. Il Beach Club Insula è un salotto nel verde sul mare di Menfi, Bandiera Blu della costa agrigentina, omaggio ai luoghi dove ha avuto inizio il viaggio di Planeta in Sicilia. Completa il quadro una dimora d’artista a Sambuca di Sicilia, “Casa Panitteri”, all’interno dell’omonimo museo archeologico. Infine, le attività culturali del progetto “Cultura per il territorio”: un ricchissimo palinsesto che spazia dalla musica al teatro, all’arte contemporanea, alla letteratura.  La più nota è “Viaggio in Sicilia”, un progetto di residenza nomade d’artista che vede ogni anno impegnati talenti italiani e stranieri in un viaggio nell’isola alla ricerca di luoghi, storie e atmosfere sconosciute al grande pubblico e perfino ai siciliani stessi, cui segue una mostra che raccoglie le opere frutto delle suggestioni del viaggio. PLANETA ESTATE offre un corpus coerente di attività culturali e di ospitalità volte a trasmettere, a partire dal vino, i valori positivi che animano l’azienda: etica della produzione e cura maniacale per la qualità; rispetto del paesaggio e della cultura di ogni luogo con cantine e strutture perfettamente integrate nel territorio, amore per la Sicilia e passione secolare per l’agricoltura. Oggi l’azienda è portata avanti da Alessio Planeta, nel ruolo di amministratore delegato, affiancato da Francesca, Santi e da 270 collaboratori. Nel 2023 Alessio Planeta ha conquistato il prestigioso titolo di “Winemaker of the Year” del premio “Wine Star Award”, portando così l’Italia in vetta alla classifica dopo sedici anni. Il riconoscimento è stato riconosciuto da Wine Enthusiast – rivista nordamericana specializzata in enologia che nomina annualmente i membri più influenti dell’industria del vino, dei liquori e delle bevande. Nel 2024 l’azienda ha inoltre ottenuto il titolo di “Wine family of the year” durante la 18 edizione dei “Meininger Awards Excellence in Wine & Spirit”, riconoscimento assegnato da una giuria composta da rinomati giornalisti delle principali riviste enologiche del gruppo tedesco Meininger.

 

 

 

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