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L’Elefante Africano e i suoi “fratelli” incantano dodici bimbi ucraini

Con gli occhi pieni di gioia, gli ospiti della comunità “Prospettiva” hanno visitato il Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle dell’ateneo catanese

CATANIA – Con gli occhi pieni di gioia e di emozione sono rimasti incantati dall’Elefante “Africano” che fa bella mostra di sé in mezzo alla tigre, alla zebra e al leone. E ancora quel Capodoglio che “volava” sulle loro teste – insieme con il maestoso Condor delle Ande, il Grifone e i pappagalli – li ha fatti fantasticare e, soprattutto, spazzare via per qualche ora l’orrore della guerra che da sei mesi attanaglia l’Ucraina.
Un “viaggio” indimenticabile tra le diverse specie tipiche della savana africana e i diversi mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe, tra l’orso bianco e l’orso del Tibet, tra cervi, daini e alci oltre ai 217 esemplari di Colibrì per i dodici bambini ucraini, tutti tra i 9 e i 16 anni, provenienti dall’orfanotrofio della lontana Cherniniv (nell’Ucraina settentrionale), che nei giorni scorsi hanno vissuto nel rinnovato Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle dell’Università di Catania.

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Un felice ritorno alla vita normale, spensierata. Momenti “rubati” ai dodici bambini e adolescenti presenti al “Muzoo” incastonato nell’edificio in stile Liberty di via Androne 81.
Ospiti della comunità “Prospettiva” di San Giovanni Galermo di Catania, dove si trovano per ripararsi dal conflitto bellico che affligge il loro paese, nei giorni scorsi i giovani ucraini sono stati accolti con entusiasmo dal personale dell’ateneo, dal responsabile scientifico del “Muzoo”, il prof. Giorgio Sabella, e dal responsabile delle attività didattiche e educative della struttura museale, dott. Fabio Viglianisi.
Una visita guidata organizzata proprio per allietare i giovani che all’interno della comunità alternano momenti di studio della lingua italiana alle attività laboratoriali, le gite al mare alle uscite didattico-ricreative in un connubio di attività ludiche ed educative.
«Molti di loro hanno nostalgia del loro paese d’origine e sperano di poter rientrare quanto prima per poter riabbracciare gli amici ed i parenti che si trovano ancora in Ucraina» spiega la dott.ssa Federica Barone, responsabile della comunità “Prospettiva”, che ha accompagnato i giovani insieme con l’educatrice Larisa Genuardi e la mediatrice linguistica Anastasiia Zavialova.

 

«La visita al Muzoo ha rappresentato un’occasione per potersi avvicinare con curiosità al mondo della zoologia – aggiungono gli accompagnatori -. Al loro rientro in struttura i ragazzini entusiasti hanno mostrato le foto agli educatori in comunità e hanno ringraziato più volte tutti i nomi e il personale dell’ateneo per la bellissima esperienza vissuta».

 

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