“L’avvio, con la delibera di Giunta regionale, della tanto attesa riforma in tema di governance delle Province e delle Città metropolitane siciliane, non può che essere accolta come un segnale incoraggiante da parte di quella stessa politica che in 10 anni non è riuscita ad andare oltre la solita logica dei commissari.” E’ questo il pensiero della Ugl di Catania che sin dall’epoca del Governo Crocetta ha sempre denunciato la mancata elezione degli organi consiliari metropolitani e la condizione disagevole del doppio ruolo contemporaneo di sindaco metropolitano e di primo cittadino del comune capoluogo di area vasta. “Quella siciliana è stata una vicenda singolare, perché per anni non si è stati in grado neanche di applicare la legge “Delrio”, mentre in tutta Italia è stata in da subito attuata ed oggi gli amministratori hanno già raggiunto il secondo mandato maturato con elezioni di secondo livello. Siamo stati precursori, come Regione, nella fantomatica abolizione delle Province e oggi, anche grazie al pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso a suo tempo presentato dall’ex sindaco di Aci Castello Filippo Drago, come Sicilia abbiamo l’opportunità di poter riparare il danno fatto ancor prima che il Parlamento nazionale si pronunci. C’è, infatti, una discussione avviata in Commissione Affari istituzionali in Senato su diversi disegni di legge in materia di ripristino degli enti di area vasta, ma ci auguriamo che sia l’Assemblea regionale siciliana a pronunciarsi prima possibile per garantire la possibilità ai siciliani di votare già tra settembre e ottobre. Da anni conduciamo questa battaglia e, adesso, auspichiamo che i catanesi possano finalmente avere il diritto di scegliersi il proprio presidente della Città metropolitana ed i componenti del Consiglio metropolitano che preferiscono – sottolinea il segretario Ugl. Confidiamo però che, nel contempo, la politica locale (che prima delle elezioni metropolitane si troverà ad affrontare le amministrative in diversi comuni importanti dell’area metropolitana, comprese quelle per il sindaco del capoluogo che per qualche mese sarà anche vertice della ex Provincia), si dimostri responsabile nelle scelte che andrà ad operare. Chiediamo quindi, vista l’importanza della Città metropolitana, che gli spazi politici che dovranno essere colmati per legge, non diventino occasione di mercanteggiamento quale forma di ripiego anche per coloro che sono alla ricerca di un posto al sole.
Vogliamo che il rilancio di questa realtà importante, che dovrà valorizzare le sue funzioni principalmente in tema di viabilità, di governo del territorio, di manutenzione degli edifici scolastici, di politiche turistiche, sia governata da cittadini capaci e competenti.
Su questo punto di vista – conclude Musumeci – saremo ben attenti e, a difesa dei cittadini e dei lavoratori di questo contesto metropolitano, non faremo sconti a nessuno.”