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First Cisl e il nuovo contratto di lavoro del settore bancario

In tutte le province siciliane il nuovo Contratto di lavoro del settore delle banche ha ricevuto l’ok. Molto partecipate le assemblee unitarie indette da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, svoltesi dal 6 al 22 febbraio

In tutte le province siciliane il nuovo Contratto di lavoro del settore delle banche ha ricevuto l’ok. Molto partecipate le assemblee unitarie indette da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, svoltesi dal 6 al 22 febbraio. “Abbiamo riscontrato un diffuso interesse – spiega il segretario generale First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco – nonostante la parte economica fosse già stata riconosciuta. Ricordo che, con la retribuzione di dicembre ‘23, sono sta­ti corrisposti gli au­men­ti e gli arretrati con il pie­no ri­pri­sti­no del­la base di cal­co­lo del tfr”.

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Greco concorda con il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, nel definire il nuovo contratto “di svolta e innovativo” aggiungendo che non è soltanto par­te economica. “Di assoluto rilievo – dice Greco – an­che gli aspetti connessi alla normativa, strumento fondamentale per gestire i cambiamenti in atto nel set­to­re bancario. Assicuro però che continueremo a non perdere di vista tematiche che hanno forti ricadute sociali come la desertificazione bancaria o quelle connesse all’organizzazione del lavoro, pressioni commerciali incluse, che le aziende costantemente aggiornano ricorrendo alla tecnologia. E proprio per governarne gli effetti che abbiamo spinto sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle aziende. E’ una battaglia identitaria della Cisl la cui giustezza è stata finalmente riconosciuta in sede di rinnovo contrattuale”.

 

Il segretario generale di First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco guarda alle sfide future che attendono il sindacato: “abbiamo puntato a contenere gli effetti delle riorganizzazioni aziendali potenziando il Foc, il fondo per l’occupazione, ciò per consentire il ricambio generazionale. Pensionamenti ed esodi hanno progressivamente ridotto la platea dei bancari ma anche la perdita di storici marchi siciliani assorbiti, e con essi lo spostamento fuori regione dei centri decisionali, ha assestato un duro colpo all’economia. C’è necessità di banche di prossimità. JPMorgan e Bank of America hanno posto uno stop alle chiusure di filiali puntando sulle riaperture. Speriamo che la loro azione possa rappresentare una contagiosa inversione di tendenza e ricordare agli istituti di credito la loro funzione sociale. I territori senza servizi finanziari cedono allo spopolamento – conclude Greco – questo fenomeno deve attivare, non solo i sindacati, ma anche le istituzioni. In Sicilia si rischia di perdere altri pezzi fondamentali della nostra storia economica. Banca Sant’Angelo ha comunicato di essere alla ricerca di un partner bancario. Come First Cisl drizziamo le antenne a salvaguardia dei posti di lavoro e degli sportelli”.

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