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HomeCronacaCorruzione all'Ast: ordinanza del Gip "le assunzioni le decideva la politica"

Corruzione all’Ast: ordinanza del Gip “le assunzioni le decideva la politica”

Fiduccia in una intercettazione fa i nomi di Miccichè e Musumeci

Palermo, 22 feb. – Le assunzioni all’Ast, l’azienda dei trasporti siciliana finita nell’occhio del ciclone dopo l’operazione che all’alba ha portato agli arresti domiciliari il direttore generaleAndrea Fiduccia, sarebbero state fatte dalla politica. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Marco Gaeta. L’accusa è di corruzione e reati contro la pubblica amministrazione nella gestione di un’azienda partecipata dalla Regione siciliana, appunto l’Azienda siciliana trasporti. Sono 9 le misure cautelari eseguite. E’ stata denominata “Gomme lisce” l’operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Palermo che hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip su richiesta della procura nei confronti di9 persone. Al centro del sistema ci sarebbe, secondo chi indaga, il direttore generale dell’azienda, Andrea Fiduccia, finito agli arresti domiciliari. Altre otto persone sono destinatarie di interdittive della durata di un anno (sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio e divieto di contrattare con la pubblica amministrazione).

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Secondo il gip il rapporto tra la società interinale attraverso cui si assumevano i dipendenti a tempo determinato era “pesantemente condizionata da logiche clientelari e da pressioni politiche”. Il 3 febbraio 2020 viene registrata una conversazione tra un dipendente dell’Ast e il direttore generale Fiduccia, finito ai domiciliari. “Andiamo bene, ho visto che sono entrate altre persone, quindici persone… che sono stati assunti soggetti che ‘manco sannu fare a ‘O’cu bicchiere’ (non sanno fare la o con il bicchiere ndr)”. La replica di Fiduccia, che nel frattempo si sposta nell’altra stanza: “u iuoco forte u fa a politica. Io ne infilo qualcuno, no ca’ io infilo tutto” (il gioco forte lo fa la politica. Io ne infilo qualcuno, non e’ che infilo tutto, ndr). Per lui i “contatti” sono “Micciche’ o u prisirienti ra Regione…iddi sunnu”. (Micciché è Gianfranco Miccichè il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, mentre il riferimento al Presidente è Nello Musumeci ndr).

 

Nell’ordinanda si leggono alcuni nomi, citati nell’interrogatorio dall’avvocato Giuseppe Terrano, funzionario dell’Ast, di persone assunte grazie ai politici. “L’architetto Antonino Contorno, nipote di Antonello Cracolici (deputato regionale del Pd ndr) – si legge nell’ordinanza – Giuseppe Iacono, nisseno sponsorizzato da Confindustria, Teresa Salamone, che entro’ in Ast tramite Francesco Cascio (ex presidente dell’Ars ndr), Maria Clara Canzoneri, parente dei costruttori Caltagirone, Giuseppe Montalbano, anche lui entro’ tramite Francesco Cascio, Alessandra Marino, vicina al politico Castiglione di Catania”.
(Terranova/Adnkronos)

 

 

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