Si svolgerà domenica 4 Ottobre 2020 l’AC in Goal, nel campetto sito in via Finocchiari in Aci San Filippo, organizzata dall’Azione Cattolica parrocchiale del paese in collaborazione con il CSI (Centro Sportivo Italiano) e l’A.D.S. Sporting Aci San Filippo.
L’evento, alla sua decima edizione, vede fronteggiarsi squadre formate da gruppi Giovanissimi e Giovani dell’Azione Cattolica delle comunità parrocchiali della diocesi. Quest’anno i ragazzi di Aci San Filippo affronteranno le associazioni appartenenti alle parrocchie di Aci Catena, Santa Lucia, Giarre e Maugeri. Una sana competizione nella quale “vince” il sentimento di amicizia tra i responsabili ed i componenti delle squadre sportive. La giornata di domenica avrà inizio alle ore 9:00 con l’accoglienza delle squadre e un breve momento di preghiera guidato dal vicario parrocchiale di Aci San Filippo, don Arturo Grasso. Si darà successivamente il via al torneo delle squadre dei gruppi Giovani, mentre nel pomeriggio giocheranno quelle dei Giovanissimi.
“Organizzare questa manifestazione sportiva – dichiara il presidente A.C. Seby Catalano, Aci San Filippo – non è stato semplice a causa delle varie restrizioni imposte dalla pandemia, tuttavia è stato forte l’impegno di tutti per condividere la voglia di stare insieme. Domenica – conclude – saranno osservate scrupolosamente le norme del Governo per quanto riguarda il contenimento epidemiologico da Covid-19″.
• Aci Catena – Apertura della nuova chiesa
Gioia grande sarà Domenica 4 ottobre alle ore 10.00, ottava dei festeggiamenti in onore dei santi Cosma e Damiano, quando per la prima volta si apriranno al culto le porte della nuova chiesa, realizzata grazie al contributo dei fedeli e della curia diocesana (fondi per il terremoto), segnando così un nuovo inizio dopo il terremoto dello scorso 2018, che ha reso inagibile il principale edificio di culto.
Costo dell’opera è pari a 15.000 euro. Sono aperte ancora le sottoscrizioni dei fedeli.
Il vicario parrocchiale don Andrea Grasso dichiara: “Il terremoto ha sconvolto la comunità ma più forte del sisma è stata la volontà dei fedeli a costruire un luogo dove è possibile mantenere la rete di relazioni e legami”
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