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Israele verso operazione di terra, chiesta evacuazione a Gaza

Israele verso operazione di terra, chiesta evacuazione a Gaza

Nel sesto giorno di operazioni militari nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano si prepara all’avvio dell’operazione di terra contro il gruppo di Hamas. Per farlo ha condotto nella notte intensi raid aerei nel nord e nel centro di Gaza. Il corrispondente dell’emittente “Al Jazeera” ha riferito che le forze israeliane stanno lanciando pesanti raid nel nord-ovest di Gaza City e nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia. I corpi di 10 vittime sono state recuperate dopo un bombardamento israeliano su una casa a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Ieri sera le squadre di soccorso e i residenti hanno recuperato 17 corpi in seguito al bombardamento della casa della famiglia Abu Madin nel campo di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Le squadre di soccorso hanno anche recuperato 3 corpi, tra cui quello di una ragazza, dopo aver bombardato la casa della famiglia Abu Jazar, a ovest di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha chiesto alla popolazione della parte settentrionale della Striscia di Gaza di evacuare a sud dello Wadi Gaza.
Il messaggio evidenzia che le forze armate di Gerusalemme programmano una invasione in profondità di Gaza partendo dal suo estremo nord. Secondo il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, sarebbero circa 1,1 milioni le persone che dovrebbero spostarsi nel sud della Striscia. “L’organizzazione lancia un forte appello affinché si annulli qualsiasi ordine di deportazione per i residenti nel nord della Striscia di Gaza per evitare una situazione catastrofica”, ha detto Dujarric, mentre da parte sua, l’ufficio stampa governativo di Gaza ha affermato che avvertire i residenti della Striscia di spostarsi è una falsa propaganda: “esortiamo i nostri cittadini a non lasciarsi guidare da ciò”. Non mancano le tensioni anche in Cisgiordania, con scontri armati tra palestinesi e forze Israeliane a Jenin. Sono stati registrati scontri armati tra giovani palestinesi e le forze israeliane a Qabatiya, a sud di Jenin. Ciò avviene in un momento in cui Israele sta portando avanti una campagna di raid e arresti in tutta la Cisgiordania.
Da parte sua, il ministero della Sanità palestinese ha annunciato che 36 morti e 650 feriti sono caduti per i proiettili delle forze israeliane in Cisgiordania da sabato scorso. Intanto il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, ha escluso lo scoppio di una guerra regionale, sullo sfondo dell’operazione lanciata da Israele sulla Striscia di Gaza. Blinken ha affermato – in un’intervista alla NBC – che gli Stati Uniti hanno inviato messaggi chiari secondo cui “chiunque faccia questo commetterà un grosso errore”. Intanto la Gran Bretagna ha inviato due navi della Royal Navy per pattugliare il Mediterraneo orientale e tre elicotteri. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha assicurato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una telefonata “il fermo sostegno del suo Paese a Israele in seguito all’attacco di Hamas”. Ieri anche la Germania ha annunciato la fornitura di due droni a Israele. Ciò avviene dopo che la portaerei Usa, Gerald Ford, è arrivata nel Mediterraneo orientale, pronta ad assistere Israele.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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