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Letture sotto l’ombrellone, ecco un titolo da mettere in valigia per l’estate 2023

Se l’estate è la stagione preferita dagli italiani per dedicarsi alla lettura, complici un po’ più di tempo libero e il desiderio di rilassarsi, magari a bordo piscina e con una granita fresca e colorata tra le mani, quest’anno non potrà mancare tra i titoli da portare in vacanza “Umanistili e Una ballerina sulla luna”, il secondo libro di Elisa Rovesta, uscito in libreria il 6 giugno. Se la sua prima pubblicazione, intitolata “Fatti di umani. Racconti in cui non succede niente” è stata una folgorazione, una lettura leggera, avvincente e ricca di descrizioni di stereotipi con i quali ognuno di noi, nel corso della vita, si è relazionato, il secondo libro è diventato la conferma di una cifra stilistica precisa. In un turbino ironico di ritratti umani contemporanei, i personaggi descritti si rivolgono direttamente al lettore: dal cameriere che viene a sussurrare osservazioni sulla coppia al tavolo di fianco, alla descrizione dell’incontro fra “trita-autostima” e voce narrante, ossia noi stessi. “Umanistili e Una ballerina sulla luna” è disponibile su tutte le più importanti piattaforme on-line, nelle librerie italiane e nelle librerie Feltrinelli. Da settembre, l’autrice Elisa Rovesta condurrà una serie di presentazioni per spiegare meglio il mondo del suo libro, che non è altro che il mondo che ci circonda, con le sue sfaccettature e complessità, ma che diventa anche oggetto raffinato, prodotto artistico, incontro tra musica, design e danza.

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“Umanistili e Una ballerina sulla luna” (NFC edizioni) ha come sottotitolo “Racconti in cui succede un po’ più di niente”, ma in realtà succedono parecchie cose in questa parata di ritratti di persone, cose, mode e manie linguistiche. È un susseguirsi bizzarro e ironico di descrizioni impietose e affettuose, sarcastiche e comprensive. La psicologia dell’individuo moderno viene esposta con arguzia e umorismo. Da piccole osservazioni sulla vita quotidiana e sui personaggi che la popolano, il lettore viene accompagnato in un’analisi delle nostre complessità: una verbosa protesta su come “no, ma io il cane non lo umanizzo” si conclude con la coscienziosa riflessione che è forse l’affetto canino a umanizzare noi. Il guidatore ansioso e confuso, il ‘tenerone’ della strada, prudente e anche troppo, giunge a destinazione ugualmente e magari anche con il sorriso. Da colui (o colei) che fa di tutto per abbassare la tua autostima, ai fidanzati che si sono lasciati ma continuano a essere amici, all’appassionata di brand personalizzati, le titolari di centri estetici radicalissime e severe, il tipo che si è stancato davvero (una volta per tutte!), l’artista dei ghirigori sulle unghie e il prototipo del “figo” versione 2.0. Un modo, per l’autrice, di guardare alle assurdità della vita attraverso le mode e i modi che già Roland Barthes aveva trattato ne “I miti d’oggi” e Umberto Eco aveva descritto in “Apocalittici e integrati”. Si parla di vuoti da riempire, vite piene di inutili suppellettili, merce in esubero, teste piene d’effimero da svuotare. Non fanno male a nessuno, all’apparenza, ma costituiscono quella che poi diventa la nostra società, il nostro Paese.

 

La breve storia finale, “Una ballerina sulla luna”, segue una protagonista in tuta felpata, combattuta tra sogni infranti, desideri irrealizzati, delusioni e rivincite, che una sera incontra uno strano personaggio che sovverte le regole. Anche qui il registro ironico ha la meglio, con due personaggi femminili che potrebbero essere usciti dai diari di Bridget Jones. Meglio però non farsi ingannare dalle apparenze, poiché la narrazione contemporanea e assurda cela un racconto incentrato sulla pietas umana, sul nostro potenziale e sulla poliedricità. Elisa Rovesta spiega il motivo di un titolo così complesso e articolato, ma al contempo ironico: “Umanistili è un neologismo che ho inventato per esprimere il concetto di ‘scrivere di persone’ e mi sembrava un termine assolutamente indicato per l’operazione che stavo compiendo. E poi il resto del titolo viene da sé: la ballerina sulla luna, è un augurio, un invito a intraprendere un viaggio. È la libertà, la spontaneità, l’arrivo a un punto a cui tutti dovrebbero ambire”. “Umanistili e Una ballerina sulla luna” è un libro di storie vere, piene di bugie. Ma può essere anche un libro di storie piene di bugie ma potenzialmente vere. L’autrice racconta di noi, del nostro mondo e spesso ci capita di riflettere e di rifletterci dentro allo specchio che ha creato con queste storie.

 

 

 

 

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