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Ars approva manovra correttiva, Pd ‘non affronta emergenze’

Semaforo verde all’Assemblea regionale siciliana alla manovra correttiva da quasi 600 milioni di euro. Il via libera, con 32 voti e favore e 24 contrari, arriva al termine di una due giorni di confronti tra maggioranza e opposizione e la riscrittura in parte del maxi emendamento che assegna fondi ad associazione e comuni. Stralciata, invece, la norma ‘salva ineleggibili’, inviata in commissione Affari istituzionali. Tra le norme che ottengono il via libera quella che prevede l’adeguamento del contratto del personale Esa con l’aggancio al Ccnl di categoria. “Finalmente si pone fine a una vertenza decennale – dice il parlamentare della Lega, Vincenzo Figuccia -. Sono soddisfatto di avere potuto contribuire alla stesura della norma che dà risposte concrete ai dipendenti Esa, attese da tempo. Grazie anche alla volontà precipua del nostro assessore all’Agricoltura Luca Sammartino si riconosce il pieno diritto alla progressione economica finora negato”.

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Critico, invece, il deputato del Pd, Nello Dipasquale. “Nell’iter di approvazione del Collegato ter il Partito democratico ha dimostrato grande senso di responsabilità davanti a una manovra che avrebbe potuto utilizzare meglio i 600 milioni di euro messi a disposizione – dice -. Un contributo, il nostro, figlio anche della necessità di spendere queste risorse entro il 31 dicembre. Il giudizio complessivo resta negativo, ma nonostante tutto abbiamo messo questo governo nelle condizioni di lavorare”. Per il dem il ddl, “per volere del governo e della maggioranza, non affronta tutta una serie di emergenze, alle quali, invece, andavano date risposte. Tanti piccoli micro-finanziamenti ma nessun ristoro, ad esempio, per i danni subiti in questi mesi dall’agricoltura, né risorse per i laboratori di analisi e, quindi, per i servizi resi ai cittadini. Al contrario, sono stati inseriti 70 milioni per un’operazione sul patrimonio immobiliare sulla quale esprimiamo forti dubbi”.

 

Ismaele La Vardera, parlamentare di Sud chiama Nord, nonostante il voto contrario al testo rivendica “i fondi che arriveranno alla realtà di Biagio Conte (150mila euro), all’associazione La Casa di Giulio per l’acquisto di un camper che li aiuterà nella lotta contro il crack (80mila euro) e all’associazione Telejato che all’interno di un bene confiscato alla mafia farà una scuola di giornalismo (20mila euro). Io le somme che ho destinato le rivendico con orgoglio, ma quanti altri potranno farlo? Ho chiesto ai miei colleghi di uscire allo scoperto, ma in pochissimi l’hanno fatto. La politica non si fa con i selfie ma esprimendo voto contrario in Aula”. L’aula è stata aggiornata a martedì 21 novembre alle 15.

 

 

 

 

 

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