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Mercoledì 08 maggio Venus Malus sbarca a Siracusa, tra il Premio Flaiano e il Premio Campiello

Dopo il fortunato esordio nelle librerie, prosegue il ciclo di presentazioni di Venus Malus – L’avvelenatrice di Trastevere, il thriller storico sulla discriminazione di Roberto Disma, edito da Graphofeel Edizioni. La storia vera di una donna, la palermitana Giulia Tofana, e della sua “unica soluzione a un matrimonio infelice” – la leggendaria Acqua Tofana, il veleno che tra il 1650 e il 1659 sembra abbia mietuto migliaia di vittime solo a Roma – sarà presentato per la prima volta in Sicilia mercoledì 08 maggio alle ore 18:00 presso la Libreria Neapolis di Siracusa (viale Teocrito n.125).

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Sin dall’anteprima tenuta a Gallipoli in occasione della rassegna Liber Libri nel novembre 2023, fino alle ultime presentazioni svolte a Torino e a bordo di una nave sul Tirreno in occasione del Festival della Lettura sul Mare 2024, alcune voci la elevano ad eroina contro la disparità di genere, altre la accusano di essere un’assassina spietata e una calcolatrice senza scrupoli, in una realtà che si mescola alla leggenda e rende difficile un’analisi lucida. Ma non per Disma, che per il suo sesto romanzo ha impiegato anni di ricerche e, come un vero e proprio filone d’inchiesta, ha inseguito e portato alla luce un intricatissimo meccanismo tra banche, frati domenicani, organi giudiziari dello Stato Pontificio e un’oscura confraternita siciliana che in quegli anni tentava di mettere le mani su Roma tramite la speculazione edilizia. Al centro delle ricerche, ovviamente, questa banda autonoma di sole donne che producevano e vendevano il veleno con l’inaspettato codice etico di colpire esclusivamente uomini violenti. Secondo Disma, è proprio grazie all’insolita attività criminale di questa banda che oggi è possibile ricostruire questo scenario attualissimo di corruzione: nessuno dei coinvolti, rigorosamente uomini, si aspettava l’affermarsi e la proliferazione di un fenomeno del genere, rigorosamente femminile. E ancora, secondo Disma, proprio in questo scenario è possibile individuare l’origine storica della mafia.

A dialogare con l’autore nella libreria siracusana ci saranno Annalisa Sansalone, che oltre a mettere a disposizione la sua lunga esperienza nella letteratura farà gli onori di casa, e Carmelo Maiorca, giornalista impegnato da decenni nell’informazione e nella satira siracusana.

Disporre l’imbarazzo della scelta nell’animare dibattiti su temi storici, etici e sociali è una qualità rara, che dimostra una grande e accurata capacità narrativa, che d’altronde Disma ha dimostrato più volte coi romanzi storici, con gli articoli d’inchiesta e di ricostruzione sul fenomeno mafioso, col teatro civile e col teatro canzone. Una qualità che è stata gradita non solo dai lettori: a sei mesi dall’uscita del romanzo è ufficiale la selezione di Disma alla candidatura per il Premio Flaiano, l’ambitissimo riconoscimento internazionale attribuito annualmente a personalità che si sono distinte nelle arti e nella letteratura. E, secondo alcune indiscrezioni, Venus Malus – L’avvelenatrice di Trastevere sta già concorrendo al Premio Campiello.

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