PALERMO – Attraverso l’utilizzo di apposite tecniche e apparecchiature, una piccola task force di operatori volontari tra archivisti, esperti in restauro e in digitalizzazione, addetti alla manutenzione
organizzativa delle teche, nonché altre figure professionali, entrerà in azione a tutela dei suddetti beni culturali relativi alla settima arte.
Preziosi materiali cinematografici cartacei da proteggere dall’usura del tempo. Questi sono i “tesori di carta” da mettere in salvo dall’umidità, dalle muffe e da altri agenti di deterioramento che ne
complicano il lavoro.
Tenendo conto della fragilità dei materiali che li costituiscono, bisognerà evitare situazioni di emergenza che potrebbero prospettarsi in caso di incuria e superamento della cosiddetta “soglia di
allarme”. Si tratta di un lavoro immane poiché l’Archivio contiene così tanti beni che si rende opportuna un’organizzazione cadenzata a lungo termine per una custodia digitalizzata da tramandare
alle generazioni future. Sicché è fondamentale rendere fruibile al più presto questo patrimonio anche a musei, gallerie d’arte, istituzioni culturali pubbliche e private, nonché da studiosi, giornalisti, collezionisti, critici, autori, etc. La buona notizia è che finora nulla è andato perduto, perché la custodia è sempre accompagnata dalla passione e dalla conservazione accurata.
Nella sua sede operativa di Palermo, l’istituzione culturale ASCinema avvia un programma di salvaguardia dei materiali cinematografici che in futuro riguarderà anche i supporti audiovisivi.