VALVERDE – “Dendron é un centro culturale sito in un Giardino Etneo in Valverde, definibile in “produttore di spazi e produttore di cultura”. Produttore di spazi “organici” per calare l’uomo nello spazio più consono per l’apprendimento sensibile e cognitivo, ovvero la Natura ( e la sua esaltazione) e produttore di eventi d’arte e cultura che si innestino in diretta sinergia con lo spazio: diretta corrispondenza tra contenitore e contenuto. Dendron é un polo di incroci culturali, contenitore per la condivisone delle sensibilità e per la commistione di molteplici campi artistici. Giardino agreste ed arboreo che funziona da incubatore per contenuti sperimentali con la relativa produzione di reali collaborazioni, eventi ed impieghi”.
Queste le parole di Valerio Valino attuale direttore e presidente della relativa associazione e ideatore del progetto nato a giugno di quest’anno. Dendron é un diffusore di ricchezza sensoriale e materiale che parte soprattutto dal creare rete, consapevolezza e responsabilità negli universitari (ma non solo). La missione dell’università di inserire lo studente nel mondo delle opportunità carrieristiche è troppo debole e poco indirizzata ad un reale percorso continuo e sicuro tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Dendron esiste anche perché cerca di collocarsi nel vuoto esistente tra queste realtà che non devono esser separate. Gli spazi del centro culturale sono modulabili, cangianti ed “open” ed in continuo divenire, come un vero e proprio albero (Dendron in greco antico indica appunto l’accezione più ampia per “albero”) di cui già il seme é attivo sul nostro territorio. Il 25 agosto a Dendron è stata messa in scena la rappresentazione teatrale ‘Fiorperduto’ , é stata concepita e sviluppata come “Installazione Teatrale” per donare “parola” al Luogo. Un “Site Specific” ricamato da ‘Teatro alla Lettera’ (prima compagnia universitaria del Meridione) sui percorsi del Giardino ed attorno una inconsueta e fugace fioritura, quella della Drimia Maritima Alba, (nella gallery) che interpretava appunto il “‘Fiorperduto”. Durante lo spettacolo poetico e farsoso si é abbandonata la “metafora teatrale” (si é anche appunto abbandonato fisicamente il teatro di Dendron “Arene Granai”) per vivere, guidati dagli attori, scene teatrali corrispondenti ai veri luoghi fisici, come nel Cinema. ‘Fiorperduto’ performato sugli spazi arborei di Dendron in concomitanza della rara ed effimera fioritura della Drimia Maritima Alba diviene così un frutto artistico coordinato al proprio spazio e al proprio tempo. La rappresentazione avvenuta pur partendo dalla già sperimentale fusione tra Teatro Classico e Commedia dell’Arte, ha aperto quindi al pubblico una realtà spaziale cinematografica calata integralmente in Natura.
