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Diocesi Acireale: Messa Crismale in Cattedrale celebrata da Mons. Raspanti

Durante la sua omelia il vescovo ha espresso preoccupazione per le guerre attuali, in particolare quelle in corso in Ucraina e in Palestina, che coinvolgono anche l'Italia attraverso l'invio di armi e il costante flusso di immagini televisive

“Riflessioni sulla Pace: la Luce di Cristo nel buio delle guerre” è il messaggio che mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana (Cesi), ha rivolto a fedeli, diaconi, presbiteri ed ecclesiastici in occasione della Messa Crismale celebrata in Cattedrale la mattina del 28 Marzo, giovedì santo. In questa Celebrazione Eucaristica anche la benedizione degli oli ed il rinnovo delle promesse sacerdotali.

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Durante la sua omelia il vescovo ha espresso preoccupazione per le guerre attuali, in particolare quelle in corso in Ucraina e in Palestina, che coinvolgono anche l’Italia attraverso l’invio di armi e il costante flusso di immagini televisive.

 

Il vescovo Raspanti ha messo in risalto l’impreparazione e l’apatia di fronte al tema della guerra ed ha affermato che la Pasqua è un momento per “focalizzare l’attenzione e rivolgere lo sguardo della fede sulla redenzione operata da Cristo”.

 

Tutto questo richiede, comunque, un discernimento profondo e non “superficiali annunci di pace”. Ha sottolineato, inoltre, che la vera pace ha un costo: il sangue di Gesù. È la luce di Cristo che rischiara le tenebre del mondo. Il chiarore della verità, infatti, mostra la malvagità delle azioni umane.

 

Ha continuato invitando a cercare la pace in Cristo risorto: “Ognuno di noi si lasci attraversare dal suo giudizio e cooperi con lo Spirito Santo per attuare una riforma interiore”.

Il presule cita come testimone di fede Etty Hillesum, che morì nel bel mezzo della tragedia dell’Olocausto. Nel suo diario evidenzia l’importanza di coltivare la vita interiore così da irradiarla agli altri. Tra le pagine di Hillesum così si legge: “E più pace c’è nelle persone, più pace ci sarà in questo mondo agitato”.

 

A conclusione dell’omelia l’esortazione a “perseverare nella fede nonostante le difficoltà” e a trovare “conforto nell’abbraccio di Cristo e della Vergine Maria”. Sembra quasi di sentire l’eco della beatitudine di Gesù: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio»

In questa celebrazione sono state annunciate alcune ricorrenze, in particolare il 50° anniversario di sacerdozio di Don Salvatore Scalia ed il 40° di episcopato del Cardinale Paolo Romeo (acese, arcivescovo emerito di Palermo), presente alla celebrazione.

 

Hanno concelebrato alla Santa Eucaristia anche i vescovi mons. Giuseppe Sciacca, presidente dell’Ufficio del lavoro della Sede Apostolica, e mons. Paolo Urso, vescovo emerito della diocesi di Ragusa, entrambi figli della diocesi acese.

 

In questa occasione anche l’annuncio della nomina a vice-direttore dello Studio Teologico San Paolo di Catania del sacerdote Carmelo Raspa.

Al termine della celebrazione messaggio augurale al vescovo ed ai sacerdoti di Mons. Agostino Russo, vicario generale della diocesi.

 

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