Secondo il portavoce dell’agenzia dell’Onu, in Siria, la risposta salvavita immediata dell’Unicef comprende la fornitura di acqua sicura da bere, abiti invernali caldi, aiuti medici e nutrizionali; in Turchia, invio di vestiti invernali per bambini, kit igienici per famiglie, neonati e madri, kit igienici per famiglie in viaggio e coperte. L’Unicef sta inoltre procurando sacchi a pelo, caricabatterie e sedie reclinabili nelle 10 province colpite.
“Visto il catastrofico numero di morti – sempre in aumento – è chiaro che moltissimi bambini hanno perso i genitori in questi devastanti terremoti – continua Elder – In Turchia, l’Unicef, in coordinamento con il ministero della Famiglia e dei Servizi sociali, ha impiegato operatori sociali negli ospedali per aiutare a identificare i bambini non accompagnati e separati e assicurare una risposta ai loro bisogni di base. Inoltre, insieme con il Ministero della Famiglie e dei Servizi sociali, l’Unicef ha lanciato 10 nuove linee telefoniche nelle province colpite per i bambini non accompagnati e separati”.
“Oltre questi sforzi, l’Unicef sta lavorando con i suoi partner per fornire ai bambini colpiti supporto psicosociale e per la salute mentale. Per molti di questi bambini – in particolare nelle aree colpite dalla guerra in Siria – si tratta di un trauma su un altro trauma. Chiamatelo trauma composto. Per questi bambini si tratta di un trauma inarrestabile. Per ampliare rapidamente la portata del sostegno psicosociale per i bambini, l’Unicef ha anche formato circa 70 insegnanti che a loro volta formeranno sul primo soccorso psicologico, mobilitando al contempo un sostegno psicosociale e di salute mentale a lungo termine e fornendo centinaia di kit ricreativi che forniranno a decine di migliaia di bambini oggetti per aiutarli a superare l’impatto del terremoto attraverso la stimolazione, l’apprendimento e il ripristino di un senso di normalità”, fa sapere il portavoce.
Infine, per ricordare le difficoltà senza precedenti che devono affrontare i bambini in Siria: ogni bambino di età inferiore ai 12 anni non ha conosciuto altro che conflitti, violenze o sfollamenti. Alcuni bambini sono stati sfollati sei o sette volte. Più di 1,7 milioni di rifugiati registrati dalla Siria vivono nelle 10 province turche colpite, e si stima che 811.000 di loro siano bambini. Anni di violenza, distruzione e deterioramento delle condizioni economiche hanno reso le condizioni di vita insopportabili.
Questa sembra essere l’ultima occasione per la comunità internazionale di mostrare solidarietà a questi milioni di bambini.”