Caronia(Me), 16 ago. – Non si fermano le ricerche del piccolo Gioele di 4 anni, il bambino scomparso lo scorso 3 agosto con la madre, Viviana Parisi poi ritrovata senza vita l’8 agosto. Ma del bimbo si sono perse le tracce. Questa mattina sono in corso nuovi sopralluoghi in alcune zone, nei pressi dell’autostrada da dove la donna è arrivata con il bambino. Ma gli inquirenti cercano di capire se il figlio fosse ancora vivo quando la donna ha attraversato il guardrail.
Intanto, come apprende l’Adnkronos, si aggiunge una nuova ipotesi sulla morte di Viviana Parisi e la scomparsa del figlio Gioele di 4 anni. Come si apprende da ambienti giudiziari, si indaga su una possibile aggressione del bambino e della donna da parte di uno o due molossoidi, forse Rottweiler, che sarebbero stati visti nella zona. Dall’autopsia è emerso che sulla gamba della donna c’erano dei morsi di animale, ma per sapere di che tipo di animale si tratta bisogna attendere il risultato delle analisi dei medici legali. Le ipotesi sono diverse.
La famiglia di Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele scomparso lo scorso 3 agosto con la madre Viviana Parisi, poi trovata morta, non crede all’ipotesi della morte del bimbo nell’incidente avvenuto sulla la mattina del 3 agosto sulla Messina-Palermo. Claudio Mondello, cugino di Daniele Mondello e legale della famiglia, scrive su Facebook: “E’ credibile la tesi del bambino morto ad esito dell’incidente iniziale? No. Per le seguenti ragioni: l’incidente occorso è di lieve entità; se fossero emerse tracce ematiche, dall’analisi della vettura sottoposta a sequestro, stante il clamore suscitato dalla vicenda lo avremmo già saputo; Viviana era morbosamente legata al proprio figlio – scrive – Secondo una ricostruzione siffatta avrebbe preferito guadagnare la fuga piuttosto che (quantomeno) tentare di soccorrerlo”.
Non solo, continua il legale. “La tempistica dei fatti pare sia stata fulminea: Viviana, pertanto, avrebbe, in via immediata, deciso che fosse più utile tutelare se stessa piuttosto che Gioele e, quindi, guadagnato la fuga – scrive ancora – Alcuni dei presenti sulla scena dei fatti non si limitano ad un rapido transito ma cercano di prestare soccorso: possiamo ritenere probabile che non si fossero accorti degli esiti di un incidente in danno del bambino? Mi esprimo a titolo strettamente individuale ma questa ricostruzione (quantomeno allo stato delle emergenze) non mi convince affatto”.
(Adnkronos)