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Autista Amts minacciato con una pistola, solidarietà Azienda e sindacati

L’AMTS ha già fatto sapere di essersi messa a disposizione degli inquirenti e che si costituirà parte civile

L’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania spa esprime tutta la propria solidarietà all’autista che questa mattina, mentre svolgeva il proprio servizio su una linea urbana, è stato prima inseguito e poi minacciato al parcheggio di Nesima da un uomo armato di pistola, per il semplice fatto che poco prima l’autista gli aveva fatto notare che l’uomo guidava contromano.
L’amministratore unico di AMTS, Giacomo Bellavia, ha condannato fermamente il vile episodio ed espresso solidarietà al dipendente, durante un incontro con il dipendente questa mattina presso i locali della direzione aziendale.

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L’AMTS ha già fatto sapere di essersi messa a disposizione degli inquirenti e che si costituirà parte civile, ribadendo con forza che già da tempo lavora per garantire la sicurezza dei propri lavoratori, a cominciare dalla vigilanza a rotazione su tutte le vetture dell’Azienda.

 

La notizia che, stamattina a Catania, l’autista di un bus di linea Amts sia stato inseguito sino al capolinea di Nesima da un motociclista armato che lo ha minacciato, arrivando persino a sparare un colpo in aria, ci preoccupa fortemente, perché conferma ancora una volta di come, in città, i valori e le regole della convivenza civile siano arrivati per taluni a un livello di scarsissima considerazione».
«Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’autista vittima dell’accaduto e auspichiamo che il tema della sicurezza, fortemente attenzionato dalla signora prefetto Librizzi, dal questore Bellassai e dal sindaco Trantino, dibattuto da recente anche dal consiglio comunale cittadino, diventi il tema di tutta la città e che, accanto all’opera incessante delle forze dell’ordine condotta nonostante le oggettive criticità d’organico, ci sia un’assunzione di responsabilità di tutta la cittadinanza aiutata da politiche e adeguati interventi a sostegno».

Lo affermano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Mauro Torrisi, segretario generale della Fit Cisl etnea, a commento dell’accaduto.

 

Un grave episodio si è verificato questa mattina ai danni di un autista dell’Azienda metropolitana trasporti e sosta di Catania, impegnato nel turno di servizio della linea 628 rosso (Circolare esterna sinistra). Secondo quanto ricostruito dai presenti, raccontano il segretario provinciale della federazione Ugl Autoferrotranvieri di Catania Giovanni Scannella e il segretario aziendale Angelo Maccarrone, durante il percorso in via Bolano uno scooter viaggiava contromano rispetto al mezzo Amts. L’autista provvedeva prontamente ad utilizzare il clacson per segnalare la pericolosità, facendo notare il rischio corso al conducente del mezzo a due ruote. Guidatore che, sentendosi evidentemente rimproverato, provvedeva ad inseguire il bus fino al parcheggio capolinea del quartiere Nesima per avvicinare poi lo stesso autista minacciandolo animatamente anche di morte con una pistola dalla quale, mentre si dileguava, esplodeva un colpo rivolto verso l’alto. Nel piazzale è subito intervenuta la Polizia di Stato, allertata dai colleghi del conducente visibilmente scossi. Gli agenti hanno effettuato i primi rilievi del caso oltre a chiamare il 118 per garantire il soccorso al dipendente Amts in forte stato di shock. Lavoratore che è stato poi trasportato nel pronto soccorso dell’ospedale San Marco, dove ha ricevuto la necessaria assistenza e una prognosi di alcuni giorni per il trauma subito. “Questo fatto ci ha particolarmente turbati – aggiungono i due sindacalisti della Ugl Autoferrotranvieri etnea – per questo inedito epilogo che rappresenta un forte campanello di allarme per l’intero contesto della città di Catania. E’ già di per sé assurdo che un qualsiasi impiegato del servizio di trasporto pubblico locale venga aggredito soltanto perché chiede e pretende il rispetto delle regole, soprattutto quando si tratta di salvaguardia della sicurezza per sé stesso, per gli utenti e per chi si trova in strada con altri mezzi. E’ però irrazionale che si trovino in giro soggetti che non solo scorrazzano come gli pare e piace, ma che provano a farsi giustizia con la sopraffazione e, cosa ancor più preoccupante, tramite l’utilizzo facile di armi di qualsiasi genere. Chiedere di rispettare semplicemente il codice della strada, non può assolutamente rischiare di trasformarsi in una tragedia. Al lavoratore Amts esprimiamo la solidarietà, augurandogli una pronta ripresa, mentre chiediamo all’azienda – concludono Scannella e Maccarrone – di attivare tutte le misure indispensabili a tutela del suo dipendente aggredito, ma anche di proporre al Prefetto di voler valutare una convocazione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico, nella certezza che la Polizia farà presto piena luce su quanto successo.”

 

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