CATANIA – C’erano tutti, tanti e soprattutto felici, immersi in un immenso alone di gioia, di amore e di inclusione. Una folla individualizzata che si spersonalizza nella voglia di essere uniti e liberi, in un micro-macro universo collettivo che al contrario prova a dicotomizzare, standardizzare radicalizzare ed estremizzare le interazioni e le relazioni sociali e social.
Il sabato dedicato al Catania Pride 2019 ha visto quest’anno un coloratissimo corteo per la via Etnea, partecipato da diverse migliaia di persone, che hanno sfilato cantando, ballando e portando con sé striscioni e cartelli, come sempre originali. Liberi di essere, senza giudizio, senza etichette, ognuno ha partecipato come desiderava. Tre i grandi camion che hanno diffuso musica e che portavano con sé tanti corpi in movimento e decisamente in festa.
La scelta di un Pride inclusivo, aperto a tutti e fieramente contrario a ogni tipo di discriminazione ha portato al successo di questa sfilata, che si aperta in Piazza Cavour per terminare in Piazza Università, in chiusura di una settimana densa di appuntamenti e eventi promossi dal Comitato organizzatore di quest’anno, composto da Arcigay, Queers, Comunità Resistente Piazzetta CPO Colapesce, i Sentinelli di Catania, Revolver group e numerosi singoli.
L’appuntamento di quest’anno è stato dedicato ai moti di Stonewall di cui ricorre il cinquantenario, un momento di grande rivolta alla repressione da parte della polizia di New York nei confronti delle persone omosessuali e trans. In questa edizione si è voluto ribadire la necessità della lotta contro ogni forma di discriminazione attuata anche oggi, nel nostro paese. Come è chiarito nel documento del Comitato organizzatore non è dunque lotta che appartenga solo della comunità LGBT+ ma al contrario deve essere una resistenza dell’intera società ed è per questa ragione che si chiede a tutti di voler partecipare attivamente, non solo alla parata ma con le scelte di ogni giorno per opporsi a ogni tipo di ingiustizia perpetrata per discriminare le persone per il loro sesso, orientamento sessuale, identità di genere, status sierologico, etnia, cultura, condizione sociale e lavorativa.
La grandissima partecipazione di quest’anno, maggiore degli anni passati, in cui abbiamo visto sfilare molte famiglie con bambini, anche in passeggino, striscioni di varie organizzazioni, nonché delegazioni di altre città siciliane e molti, moltissimi ragazzi, pare dimostrare che la sfida lanciata è stata raccolta. Pare quindi che tutti i partecipanti vogliano testimoniare con la loro presenza che, come auspicato dal Comitato, il Catania Pride non è una situazione, né un momento e nemmeno una parentesi che si esaurirà nel pomeriggio della parata, che resta come da tradizione un momento di grande libertà e di grande festa. Ci fa piacere sottolineare che anche quando ai margini della sfilata è stato esposto un cartello chiaramente provocatorio nei confronti della manifestazione, i partecipanti hanno reagito con fischi e proteste, ma senza perdere la calma, tanto che l’incidente si è risolto in pochi minuti.
Chiusura del corteo in Piazza Università con i saluti e l’arrivederci al prossimo anno, carichi di entusiasmo e colore, come sempre.
Foto evento
“Se ci mettessimo al posto delle altre persone non sentiremmo più la gelosia e l’odio che tanto spesso sentiamo per esse; e se mettessimo altri al nostro posto, l’orgoglio e la presunzione diminuirebbero di molto“. (Johann Wolfgang Goethe)