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Rassegna “Incontriamo I Produttori” ONAV di Catania – Conte d’Attimis Maniago – Tradizione ed Innovazione dal Friuli

Intervista video a Danilo Trapanotto, consigliere nazionale delegato provinciale di Catania di ONAV e a Fabio d'Attimis Maniago dell’azienda Conte d'Attimis Maniago

Una serata all’insegna della professionalità, della simpatia, della curiosità e dell’esperienza, nel campo dell’assaggio del vino, con Danilo Trapanotto, consigliere nazionale delegato provinciale di Catania di ONAV e il team di ONAV, con cui abbiamo assaggiato i vini di Fabio d’Attimis Maniago dell’azienda Conte d’Attimis Maniago. L’azienda Conte d’Attimis Maniago è situata a Buttrio (Ud). La Tenuta di famiglia si estende su 110 ettari quasi interamente a vigneto in un unico corpo aziendale: era il 15 febbraio 1585 quando, a seguito di un matrimonio, alla famiglia dei conti d’Attimis-Maniago giunse in dote l’azienda di Buttrio, come l’attuale proprietario il Conte Alberto suole dire “Quello con la vite e la vigna è un matrimonio che per la mia famiglia dura da oltre quattrocento anni”.

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Danilo Trapanotto: “Secondo appuntamento “Incontriamo i produttori” con Fabio d’Attimis Maniago dell’azienda Conte d’Attimis Maniago, proprio perché l’ONAV vuole formare i propri soci, attraverso un percorso culturale enoico che faccia il giro d’Italia oggi siamo in Friuli Venezia Giulia e abbiamo portato i vini dei vitigni autoctoni per fare degustare ai nostri soci, la Malvasia Istriana, il Ronco Broilo, la Ribolla spumantizzata, e con i rossi il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Tazzelenghe, il Pignolo, per valorizzare il territorio friulano”.

Fabio d’Attimis Maniago: “Sono la diciottesima generazione che lavora in cantina un unicum nel panorama friulano. Buttrio ha un clima particolare terra di bianchi 55% e 45% rossi coltiviamo tutte le varietà autoctone, ogni dieci anni eliminiamo un internazionale l’anno scorso abbiamo eliminato lo chardonnay e puntiamo sui vini nostri…”

La storia dei Maniago, come documentato nell’archivio di famiglia, si perde nella notte dei secoli: risale infatti al X secolo la costruzione del Castello di Maniago nelle terre del Patriarca e già nel XIV secolo occuparono un seggio nel Parlamento della Patria. Tra le personalità della famiglia, spicca Fabio II di Maniago, erudito e letterato, autore di due guide storico artistiche sulle città di Udine e Cividale e della “Storia delle belle arti friulane”.

 

Le prime bottiglie Conte d’Attimis-Maniago nascono intorno al 1930 in modo del tutto pionieristico per il Friuli. I terreni si trovano a 200 m di altitudine s.l.m. originatisi geologicamente circa 40-50 milioni di anni fa: la pianura friulana era invasa dal mare e le coste si trovavano quasi a ridosso delle attuali Prealpi Giulie. Sul fondo di questa arcaica laguna, nel corso dei millenni, si realizzò un lento processo di sedimentazione che diede origine a imponenti formazioni le quali, con il ritiro del mare, emersero dalle acque. Questi depositi di origine eocenica si presentano oggi come un’alternanza di strati di marne (argille calcaree) ed arenarie (sabbie calcificate) dall’aspetto tipico che in regione chiamiamo “Ponca”. Terreni straordinariamente vocati alla viticoltura per la loro giacitura e composizione.

I vini degustati durante la serata.

Ribula SPUMANTI | Vino Spumante Brut
Ribolla Gialla. Metodo Martinotti (o Charmat), sistema ritenuto più idoneo a dare un’impronta varietale e di riconoscibilità al prodotto. Colore giallo paglierino con eleganti riflessi verdolini. Profumo che ricorda le fioriture di campo. Al sapore è secco delicatamente amarognolo. Retrogusto gradevole fruttato e floreale con elegante chiusura su note di crosta di pane. Spumante fresco e fragrante di ridotta alcolicità ideale come aperitivo e ad inizio pasto. Classico l’abbinamento ai risotti ed ai primi piatti delicati. Ottimo con i piatti a base di crostacei e frutti di mare come con il pesce cotto al vapore con salse dal sapore delicato.

Ronco Broilo BIANCHI | D.O.C. Friuli Colli Orientali
Blend ottenuto da due vitigni: Pinot Bianco e Friulano. A temperatura controllata per favore l’estrazione delle componenti nobili dalla buccia. In botte, evitando l’illimpidimento del vino con continue agitazioni delle fecce fini. Il vino permane “sur lies” fino all’imbottigliamento. Il periodo di maturazione prosegue poi in bottiglia, stivata nella cinquecentesca cantina sotterranea dell’Azienda. Colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Bouquet delicato che ricorda la nocciola, i datteri e la frutta candita, moderatamente vanigliato. Invitante e pieno con una acidità contenuta che ne esalta la morbidezza. Ottimo l’equilibrio e la prolungata persistenza finale. Vino da secondi piatti, pesci nobili ed affumicati. Gradito l’accostamento con i piatti a base di funghi o tartufi. Molto originale l’abbinamento con i formaggi, specie quelli saporiti.

Malvasia BIANCHI | D.O.C. Friuli Colli Orientali
La Malvasia Istriana è, tra le diverse Malvasie a bacca bianca, quella più in grado di dare vita a vini non aromatici e dotati di grande finezza, eleganza e complessità. Di origine greca, la Malvasia Istriana fu portata in Italia dai Veneziani già prima del Trecento. Con breve macerazione a freddo cui segue la pressatura soffice a bassa temperatura sotto copertura inerte per proteggere il potenziale qualitativo delle uve dalle ossidazioni. Fermentazione a bassa temperatura (15-18 °C) per favorire lo sviluppo e la conservazione dei profumi varietali più caratteristici. Giallo paglierino con lievi sfumature verdoline. Bouquet ampio con sentori di fiori di gelsomino e frutti maturi. Leggermente aromatico, fine, asciutto.

Tazzelenghe ROSSI | D.O.C. Friuli Colli Orientali
Tazzelenghe. In botte. L’affinamento prosegue dopo l’imbottigliamento nella cinquecentesca cantina sotterranea dell’Azienda. Raccolta delle uve a maturazione avanzata, cui segue la vinificazione in rosso cioè con prolungata macerazione del mosto con le bucce a temperatura controllata (28 °C), per l’ottenimento di un vino strutturato. Segue la pressatura ed il completamento della fermentazione alcolica. Rosso violaceo, intenso, si attenua cangiando in rosso con riflessi granato con l’invecchiamento. Il bouquet è ampio e piacevole con delicato sentore di legno. Vino duro e robusto che si ammorbidisce durante i normali processi di affinamento connessi all’invecchiamento in botte (ossidazione e condensazione dei tannini).Vino da antipasti rustici della cucina regionale. Perfetto con gli arrosti e la selvaggina.

Refosco d.p.r. ROSSI | D.O.C. Friuli Colli Orientali
Refosco dal Peduncolo Rosso. In rosso, cioè con prolungata macerazione del mosto con le bucce, all’interno di moderni vinificatori in acciaio a temperatura controllata (26 °C), per l’estrazione dei caratteristici aromi varietali e del giusto corpo. Segue la pressatura ed il completamento della fermentazione alcolica. Prima in vasca “sur lies” e poi in bottiglia, stivata nella nostra cinquecentesca cantina sotterranea. Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Ricco con note fruttate di mora selvatica, lampone e prugna. Ne risulta un bouquet molto accattivante con sensazioni che ricordano la liquirizia, l’affumicato e le spezie dolci. Equilibrato ed armonico, al gusto si offre fruttato con sentori di confettura di more e caratteristiche note fumè. Tannini morbidi a sostenere il lungo finale. Notevoli la freschezza e la forza tannica che ne garantiscono una prolungata longevità. Splendido con i primi piatti saporiti, ed in generale con tutti i piatti tipici della cucina regionale. Ottimo con le carni rosse e gli insaccati: prosciutto di S. Daniele o affumicato di Sauris.

Pignolo ROSSI | D.O.C. Friuli Colli Orientali
Pignolo. Vinificazione in rosso con prolungata macerazione del mosto con le bucce a temperatura controllata (28C) per l’ottenimento di un vino strutturato. Segue la pressatura ed il completamento della fermentazione alcolica. In legno e successivamente lasciato a riposare nella cinquecentesca cantina sotterranea. Colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Bouquet ampio con sentori di frutta rossa matura, prugna, mora di gelso e morbida speziatura. Finale balsamico con sentori di eucalipto e liquirizia. Potente e di grande avvolgenza, equilibrato e morbido. Ottima la chiusura, impreziosita da gradevole freschezza e da tannini spessi, vivaci, setosi. Ottimo con la selvaggina, carni rosse alla brace ma anche con accostamenti elaborati con il petto di anatra in salsa di mirtilli, medaglioni di capriolo al ginepro o con formaggi stagionati.

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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