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Grande intesa, impegno e collaborazione per la valorizzazione dei “Vigneti Etnei della Fascia Collinare”

Video intervista di alcuni dei protagonisti dell’ incontro programmatico organizzato dal sindaco Vincenzo Magra: la nascita di una nuova denominazione d’origine controllata per i vitigni collinari e l’avvio di un polo strategico per la viticoltura etnea nei locali ex Pime di Mascalucia

Domenica 26 novembre abbiamo assistito ad un evento veramente unico ed entusiasmante ovvero un incontro programmatico per “Valorizzare i Vigneti Etnei della Fascia Collinare” a Mascalucia ai locali dell’ex Pime. Come ogni buon opinionista che non ha un colore politico e che aveva smesso di credere che ci potesse essere ancora una buona pratica nella politica attuale, mi premeva mettervi a parte di un concetto che vige in psicologia delle organizzazioni, visto che è pure il mio campo di studio, che racchiude politica, economia, servizi sociali e perché no, visto che è l’argomento che ci interessa, agricoltura annessi e connessi e soprattutto la terra coltivata e abbandonata storicamente votata ad una linea vitivinicola che esisteva non solo nella fascia collinare, ma arrivava fino al mare…quindi a quei territori comunali della fascia metropolitana di Catania, che producevano vino anche rinomato, che veniva esportato sia come “vino da taglio”, come si diceva una volta e sia in periodi più antichi, come vino sulla tavola di facoltosi imperatori, re, alti prelati e via discorrendo.

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Assistere ad una kermesse dove i politici istituzionali, i sindaci, i professori universitari, le associazioni di categoria e i produttori pedemontani erano tutti d’accordo è stato veramente sbalorditivo quasi a dimostrare che il circolo delle idee intelligenti può far felici veramente tutti: lo sviluppo e la valorizzazione dei vigneti nella suggestiva zona collinare dell’Etna.

Presenti al tavolo tecnico il Vicepresidente della Regione Siciliana, nonché Ass. Reg. dell’Agricoltura, On. Luca Sammartino; il Presidente dell’ARS On. Gaetano Galvagno, l’Ass. Reg. per l’Economia On. Marco Falcone, l’On. Dario Daidone e l’On. Giuseppe Lombardo, il Direttore del Dipartimento Di3A UNICT Prof. Mario D’Amico, il produttore Dott. Alfio Nicotra, il delegato ONAV Dott. Danilo Trapanotto e l’Ing. Antonino Paternò, coordinatore del GAL Etna SUD.

Questa sinergia e adesione incondizionata si chiama appunto in psicologia della organizzazioni, Groupthink, ovvero pensiero di gruppo, che viene definito come una “patologia del sistema di pensiero” esibito dai membri di un gruppo sociale, quando questi cercano di minimizzare i conflitti e raggiungere il consenso senza un adeguato ricorso alla messa a punto, analisi e valutazione critica delle idee. In questo caso il Groupthink viene citato nella sua accezione positiva, perché cerca di definire chi fa parte del gruppo, che diventa Ingroup e che già funziona, come è stato evidente nei suoi propositi e nelle dichiarazioni di adesione assoluta, proponendo un’adesione e inclusione, anche di chi non fa parte del gruppo, cioè gli Outgroup. Questo sull’Etna ci sono gli Ingroup e gli Outgroup ed è un grave errore,  perché i nostri vitigni, anche quelli abbandonati e quindi quello che ne resta, sono le vestigia dei palmenti, delle terrazze e delle piramidi, che molti sviliscono a spietramenti, ma che in realtà, secondo studi documentati, sono piramidi, ziqqurat, costruzioni templari, dove esistono anche necropoli, insediamenti e quant’altro a giustificare, visto che si tratta di popoli che non avevano il dono della “scrittura” o dove la scrittura è stata “eliminata” attraverso manufatti ceramici, idraulici o architettonici: stiamo parlando di creatività individuale, originalità, autonomia di pensiero, che i nostri antenati ci hanno trasmesso e che tocca a noi depositari del perseguimento dei valori di coesione del gruppo, che inserisce tutti, sia quelli che siamo e tutti quelli che saremo, dove inserire vantaggi derivanti da un ragionevole bilanciamento di scelte e opinioni diverse o contrapposte, vantaggi che possono di norma essere ottenuti agendo come gruppo nel prendere decisioni. La nostra conformazione nell’ambito vitivinicolo quella originale del terrazzamento presuppone che nessuno venga annichilito o sopraffatto ma che ognuno proprio per la sua peculiarità possa esprimere la sua “differenza”. D’altronde la vite e il vino da un punto di vista “politico” può essere, bianco, rosso o rosato, il sole che lo illumina è giallo che può diventare arancione, la foglia della vite è verde e può diventare vermiglio o marrone, il terreno sul quale cresce, dalle nostre parti essendo essenzialmente lavico, è nero: quindi il prodotto vitivinicolo ha tutti i colori che sono percepibili dai nostri occhi, il gusto e l’olfatto dei vini e l’udito dei venti che sfiorano il mare e il vulcano.

Nella video intervista ascolterete come tema di apertura un flautista il maestro Giorgio Buonuomo, ottima scelta dello strumento considerando che nei miti greci veniva suonato da Pan,  il Vicepresidente della Regione Siciliana, nonché Ass. Reg. dell’Agricoltura, On. Luca Sammartino, il Presidente dell’ARS On. Gaetano Galvagno, l’Ass. Reg. per l’Economia On. Marco Falcone, il dott. Danilo Trapanotto delegato provinciale ONAV, il sindaco di Mascalucia arch. Vincenzo Magra, il produttore vitivinicolo dott. Alfio Nicotra.

A proposito di collaborazione e impegno da parte di tutti i partecipanti per promuovere la crescita sostenibile e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo della fascia collinare dell’Etna: abbiamo assistito al coinvolgimento di 27 sindaci della provincia etnea (Catania, Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Giarre, Gravina di Catania, Maletto, Mascali, Misterbianco, Paternò, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, San Giovanni la Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Sant’Agata li Battiati, Santa Maria di Licodia, Tremestieri Etneo, Santa Venerina, Valverde); alla dichiarazione del sindaco Magra per un percorso finalizzato alla nascita di un consorzio di produttori operanti tra i 300 ed i 600 m slm che sia di stimolo per una nuova denominazione geografica tipica tramite cui tutelare i vitigni autoctoni mediante il supporto di un ecosistema di sviluppo a 360 gradi; abbiamo ascoltato il Vicepresidente della Regione in qualità di Ass. Regionale all’Agricoltura On. Luca Sammartino che ha ribadito la necessità di implementare le produzioni collinari vitivinicole come volano di sviluppo del comparto enoturistico locale, inoltre ha rimarcato l’esigenza di formare i giovani studenti per la creazione di un polo di orientamento al mercato nei locali ex Pime, di un locale distaccamento dell’“Istituto Regionale Vini e Olio” e di un corso di laurea in enologia all’’interno del Dipartimento Di3A dell’Università di Catania; il Presidente dell’ARS On. Gaetano Galvagno che ha parlato di un’opportunità e una sfida di sviluppo da implementare, mentre l’Ass. Reg. per l’Economia On. Marco Falcone ha sottolineato la volontà da parte del governo regionale di stimolare una “idea coltura” con cui rilanciare la produzione vitivinicola collinare. Poi è stata la volta del dott. Alfio Nicotra, che ha esposto ai presenti il valore commerciale dei vitigni autoctoni locali (Insolia, Grecanico, Alicante) in relazione ai trend di consumo attuali del mercato nazionale ed internazionale ed ha brillantemente raccontato come la storia della vite ci riguarda fin dai tempi dei greci e dei romani e di come tutta la nostra economia fino agli cinquanta sia stata fondata su questo patrimonio che è l’Etna, infatti riconosciuta dall’Unesco, in tutta la sua totalità. ONAV provinciale con il dott. Danilo Trapanotto che a sua volta ha delineato l’attività dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, tesa al riconoscimento della qualità del vino e al supporto e all’assistenza nella realizzazione di un prodotto di qualità da esportare all’estero. Inoltre l’ONAV supporterà la creazione presso i locali del PIME, grazie alla volontà del comune di Mascalucia e del suo sindaco Arch. Magra, un centro di formazione e accrescimento della cultura enoica che possa diventare punto di riferimento per tutto il territorio.

 

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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