Palermo, 27 ago. – Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’aggressione ai danni di due poliziotti, avvenuta lo scorso 1 giugno durante alcuni controlli finalizzati al rispetto della normativa anti-Covid in piazza Magione a Palermo. In quell’occasione, mentre stavano identificando un venditore ambulante di bevande alcoliche, gli agenti furono picchiati con calci, pugni e spintoni da una piccola folla, che infastidita dai controlli reagì lanciando persino alcune bottiglie, prelevate dai cestini dei rifiuti, contro i poliziotti. Adesso un 39enne è finito in carcere, un 22enne ai domiciliari mentre per un 40enne è scattato l’obbligo di dimora a Palermo. Gli agenti della Squadra mobile, infatti, hanno eseguito stamani le tre misure cautelari emesse dal gip di Palermo.
Le indagini della sezione Omicidi della Squadra mobile hanno consentito di ricostruire le fasi dell’aggressione e risalire alle responsabilità dei tre indagati. Durante l’aggressione, quando la prontezza degli agenti ha permesso di bloccare persino il lancio di un monopattino, parcheggiato in piazza e lanciato all’indirizzo degli agenti, i tre destinatari della misura cautelare aveva cercato anche di sottrarre lo sfollagente a uno dei poliziotti presenti. Nell’aggressione due agenti hanno riportato ferite guaribili in 15 e 5 giorni.
(Adnkronos)