La Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di due giovani della provincia di Siracusa, accusati di lesioni, aggravato dai futili motivi, dall’avere posto in essere il fatto da parte di più persone riunite e con armi improprie. Il provvedimento restrittivo in questione scaturisce da investigazioni di tipo tradizionale, coordinate dalla Procura e svolte da personale della III Sezione Investigativa “Reati contro la persona, sessuali e in pregiudizio di minori”, in relazione ad un’aggressione, avvenuta il 21 aprile 2024, all’interno di una discoteca cittadina, in danno di quattro giovani catanesi, a seguito della quale costoro subirono lesioni con prognosi comprese tra i 7 ed i 30 giorni.
Secondo le dichiarazioni rese da persone presenti ai fatti, l’aggressione, iniziata all’interno della discoteca ed interrotta dall’addetto alla sicurezza prima che si arrivasse ad un vero e proprio scontro fisico, ha avuto come pretesto iniziale una discussione con una ragazza, “a cagione di un’involontaria spinta sulla pista da ballo da parte di una delle persone offese, avendo indotto tale banale spunto la reazione offensiva dei due indagati- dice la Polizia -Costoro, una volta allontanati dal locale, anziché desistere nel loro atteggiamento di prevaricazione, hanno, come animati da un sentimento di vendetta per l’asserita umiliazione subita, insieme ad altri, organizzato una sorta di spedizione punitiva, armandosi di tondini di ferro, divelti da una pista ciclabile, pronti a colpire le vittime intente ad uscire dalla discoteca”.
Le tempestive indagini, articolate anche attraverso riconoscimenti fotografici e l’acquisizione di immagini captate da apparati di videosorveglianza, hanno permesso una minuziosa ricostruzione della dinamica dei fatti, svoltisi in due fasi tra le 2 e le 3 di notte: la prima interna al locale in danno di un ragazzo, prima afferrato per la maglietta, poi strattonato e colpito con schiaffi e pugni; la seconda, un’ora dopo , alle ore 3, all’esterno del locale, sviluppata con l’aggressione, con spranghe in metallo, in danno oltre che all’iniziale vittima anche di tre che con essa si accompagnavano all’uscita della discoteca. Ai fini dell’identificazione dei due indagati, peraltro non catanesi, si sono rivelati determinanti gli approfonditi monitoraggi di Facebook, Tik Tok e Instagram, che hanno consentito di comparare i due ripresi dal sistema di video sorveglianza della discoteca, con quelli postati sui profili social.