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La funzione dell’orgasmo

Psicosex è una rubrica che si occupa di psicologia e sessuologia in chiave informativa, ironica e incisiva.
Prima di parlare dell’orgasmo da un punto di vista fisiologico occorre fare una premessa facendo piccoli cenni sulla teoria del grande Wilhem Reich allievo eretico di Freud. Reich parlava della sessualità come modalità attraverso cui il vivente si espande dal centro verso la periferia del corpo, cosi come l’angoscia rappresenta l’esatto opposto, cioè un movimento dall’esterno verso l’interno. Perciò la repressione sessuale, avvenuta durante i primi anni di vita, provoca una stagnazione di questa energia che porterà ad un irrigidimento muscolare. Reich fa notare come non sia mai solo un muscolo coinvolto in questo processo, ma potremmo dire che i muscoli coinvolti rappresentano l’unità funzionale a quell’azione. Nell’attività clinica Reich ebbe modo di rilevare che molti pazienti ricordavano che da bambini si erano esercitati a frenare o reprimere le sensazioni addominali nello stato di rabbia o paura, e questo veniva agito tramite la ritrazione dell’addome e trattenendo il respiro, da adulti avrebbero poi praticato un attività sessuale rigida e non spontanea. Anche un bisogno quasi ossessivo di parlare e la presenza di fantasie nevrotiche sono messe in relazione all’inibizione parziale della respirazione. Detto ciò quale potrebbe essere la funzione dell’orgasmo da un punto di vista fisiologico? Intanto se facciamo una breve riflessione l’orgasmo non centra niente con la riproduzione perché nel maschio si può avere emissione di seme senza orgasmo e l’uomo sterilizzato (ovvero vasectomizzato) continua ad avere il suo orgasmo.

 

Nella donna poi avere o non avere l’orgasmo, se è in ovulazione, la fa concepire comunque. Allora a cosa serve l’orgasmo? Al piacere per il piacere, ma anche quello è un limite poiché la Natura o il Grande Architetto dell’Universo che ci ha creato ha sempre uno scopo che è quello della vita e della sua perpetrazione. Allora a cosa serve l’orgasmo? Durante il momento dell’orgasmo fisiologicamente parlando si producono una serie di ormoni che stimolano le nostre ghiandole più importanti che a loro volta vengono nutrite o meglio informate ripulite da malattie sotto forma di cattivi pensieri, di delusioni, di sofferenze. Quindi l’orgasmo è una sorta di automedicina prescritta attraverso il piacere. Premesso che anche chi ama essere picchiato o torturato per raggiungere l’orgasmo, ama il dolore, ma per raggiungere il piacere. Allora fondamentalmente siamo una macchina costruita per il piacere ma che per questioni cosiddette etiche, morali e religiose andiamo verso il dolore creandoci delle sofferenze inutili. Quando nella massima espressione della sessualità istintiva e primordiale che è quel periodo dagli 8 ai 16 anni vorremmo fare sesso dalla mattina alla sera, ci viene proibito convogliando le nostre energie verso la ginnastica lo studio le droghe e l’alcool e scegliamo di innamorarci per poter giustificare un’eccitazione che rappresenta solo e soltanto la nostra vitalità ovvero l’Eros. Ma quando la delusione del primo amore o la punizione del genitore che ci trova con le mani in pasta ci crea situazioni di imbarazzo o di vergogna la nostra sessualità non sarà più la stessa…anzi l’orgasmo non sarà più lo stesso ed è lì, da quel momento in poi che ci rivolgiamo verso Thanatos, cioè la morte la distruzione.

 

 

Questo è il danno della “repressione sessuale” l’inizio della malattia e la decadenza del corpo: il corpo come l’inconscio che risiede nelle nostre visceri non ha un credo, una morale filosofica o religiosa, ha una memoria cellulare che consiste nel riprodursi attraverso l’accoppiamento del nostro Organon ovvero l’orgasmo degli organi anatomici. Non sapevate che gli organi viscerali avessero un orgasmo?

 

 

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