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Aeroporto di Trapani Birgi: l’avvocato Paolo Angius si dimette dalla presidenza di Airgest

TRAPANI – L’avvocato Paolo Angius, ieri, martedì 6 agosto, ha rassegnato le proprie dimissioni dal vertice dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi: «Lascio la presidenza di Airgest – ha detto Angius – avendola finalmente dotata di una struttura societaria importante ed efficiente e che grazie all’impegno del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, avrà gli strumenti giuridici e finanziari necessari per potere competere efficientemente sul mercato».

E sulla situazione attuale della società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi ha commentato: «Airgest è un’azienda sana che ha la possibilità di potere realmente decollare verso gli obiettivi che le competono. Gli attuali voli nazionali per Roma, Milano, Torino, Bergamo, Pantelleria e presto Napoli, oltre gli internazionali per Praga, Baden Baden, Francoforte e presto Tirana, nonché i charter per Amsterdam e Maastricht, a cui se ne aggiungeranno altri a partire dal prossimo marzo, e ancora quelli della continuità territoriale per Parma, Brindisi, Perugia, Ancona e Treviso, costituiscono una solida base da cui ripartire per una definitiva ripresa. Tutto ciò però non potrà prescindere da normative speciali ed integrazioni di sistema aeroportuale».

Nota del presidente regione Sicilia Nello Musumeci
«Prendo atto – evidenzia il presidente della Regione – della decisione adottata dall’avvocato Angius, a seguito di sopraggiunti impegni professionali. Desidero ringraziarlo per avere continuato a guidare la società con impegno e passione, anche in un periodo di grandi difficoltà dello scalo trapanese, a seguito della grave crisi che ha colpito l’aeroporto a causa di scelte gestionali e politiche assai discutibili del passato. Sarà compito della nuova governance di Airgest mettere in campo gli strumenti voluti dal socio Regione per tentare di far decollare definitivamente l’aeroporto, a quattro anni dall’inizio del calvario. Da tempo lavoriamo alla salvezza dello scalo: un obiettivo al quale tutti, dall’Unione europea agli enti locali, devono collaborare. Siamo sulla buona strada!».

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