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Studio per “Carne da macello”: il femminicidio a teatro. Fuori abbonamento domenica 25

CATANIA – Dedicato alle donne uccise da uomini che le vedono come oggetto del possesso più che del desiderio d’amore. È lo spettacolo Studio per “Carne da macello”, progetto teatrale scritto e diretto a quattro mani da Ferrante/De Grandi, al secolo Valentina Ferrante e Micaela De Grandi. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Verga, il 25 novembre 2018, alle ore 20.45, fuori abbonamento. La produzione è stata realizzata dal Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Banned Theatre. Il cast è tutto al femminile e annovera Elisabetta Anfuso, Giovanna Criscuolo, Micaela De Grandi, Valentina Ferrante, Laura Giordani, Raniela Ragonese, con la partecipazione della sessuologa Susanna Basile. Lo spettacolo si avvale delle musiche originali di Luca Mauceri, e delle canzoni scritte e interpretate da Betta; i costumi sono di Nunzia Capano, le luci di Salvo Orlando.
Il titolo ha debuttato nel 2017 al Chiostro dei Minoriti per la rassegna “Altrove”, promossa e organizzata dal Teatro Stabile di Catania nei luoghi storici della città, per accendere i riflettori su importanti temi sociali. Come spiegano Ferrante e De Grandi: «Evidenziamo in teatro la denuncia del femminicidio, perché cultura e conoscenza portano civiltà e grazie ad esse, forse, riusciremo un giorno a sconfiggere i nostri demoni. Donne di plastica o avvolte nella plastica. Donne inguainate, bendate, coperte per non essere guardate. Bambole intontite, merci da scaffale, scoperte per essere ammirate. E poi prese, usate, avvolte nel sacco della spazzatura e gettate. Si fa ciò che si vuole di una donna, di una femmina. Giornali e televisioni mercificano il suo corpo, lo sentiamo dappertutto, è suggerito in ogni immagine, in ogni parola. Qualcosa non va ma inaspettatamente ci stiamo e siamo tutti vittime e tutti carnefici. L’uomo che ama e fa e disfa, la donna che ama e lascia fare. Ma l’amore no, non è possesso, non prevede gerarchie! Quello è il retaggio di una cultura maschilista che all’apparenza non è più ma che nella sostanza ci pervade».
“Carne da macello” è perciò una discesa agli inferi, un viaggio per accrescere la consapevolezza dell’orrore e ritornare, si spera, alla luce. Sottolineano ancora Ferrrante/De Grandi: «Ciò a cui lo spettatore, suo malgrado, assiste ogni giorno attraverso il martellante tam tam mediatico, gli verrà svelato nel profondo. Adesso, in questo luogo, chi vorrà vedere dovrà armarsi di coraggio e guardare oltre quel muro trasparente che lo separa dall’orrore. Adesso si ride! Uno squarcio nell’inferno della nostra realtà “surreale”. E siamo proprio noi le vittime di una società che ci aggredisce brutalmente con immagini e dettagli orrorifici e che rivende il dolore altrui patinandolo brutalmente e rendendolo quasi seducente. Studio per “Carne da macello” è un happening teatrale durante il quale, ogni sera, secondo il “modus creandi” di Banned Theatre, si svilupperanno immagini e suggestioni sempre nuove, frutto del lavoro d’improvvisazione degli attori. È il viaggio nel teatro scomodo, quello dell’animo umano, e nell’orrore della moderna coscienza sociale».Teatro Verga, 25 novembre 2018, fuori abbonamento

Studio per “Carne da macello”: il femminicidio a teatro
nel progetto teatrale scritto e diretto da Ferrante e De Grandi

Una produzione Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Banned Theatre
Il femminicidio a teatro nel progetto teatrale scritto e diretto da Ferrante/De Grandi con Elisabetta Anfuso, Giovanna Criscuolo, Micaela De Grandi, Valentina Ferrante, Laura Giordani, Raniela Ragonese e la partecipazione della sessuologa Susanna Basile
musiche originali di Luca Mauceri
canzoni scritte e interpretate da Betta
costumi Nunzia Capano
luci Salvo Orlando
produzione Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Banned Theatre

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