Home Regione Regione: Manlio Messina, garanzie sul Bellini ma bisogna cambiare musica

Regione: Manlio Messina, garanzie sul Bellini ma bisogna cambiare musica

PALERMO – Una nota del portavoce del presidente della Regione Siciliana, giunta a questa redazione afferma: «Non si accettano lezioni da coloro che hanno sabotato il lavoro di questo governo regionale mentre operava per ristabilire gli stanziamenti ai teatri. Hanno preferito condurli sull’orlo del baratro, in nome del “tanto peggio tanto meglio”. Sono gli stessi personaggi politici che negli anni precedenti il governo Musumeci hanno trattato la questione teatri, a Catania come altrove nell’Isola, in modo grossolano e superficiale. Il nostro governo, già lo scorso luglio, aveva trovato le necessarie risorse, ma i provvedimenti si sono arenati durante i lavori d’Aula di agosto per scelta delle opposizioni e non certamente per responsabilità nostra».
Lo afferma l’assessore allo Spettacolo Manlio Messina, che aggiunge: «Con quei provvedimenti, che avrebbero dovuto essere votati dal Parlamento siciliano prima della lunga chiusura estiva, sostanzialmente il governo Musumeci puntava a ripristinare le somme previste per consentire ai teatri di chiudere i bilanci e proseguire la loro normale attività, garantendo stanziamenti più importanti anche rispetto all’anno precedente. Immagino solo il milione in più sul Furs. Il governo ha comunque la questione ben chiara e sta mettendo in campo ogni azione utile per confermare l’attuale quadro finanziario e normativo e garantire al teatro Bellini e a tutti gli altri teatri di proseguire nella loro attività. Per il 2020 e 2021 l’impegno del presidente Musumeci e di tutto il governo è quello di proporre all’Aula la conferma della stessa risorsa finanziaria di quest’anno».
«Sia comunque chiaro a tutti – conclude l’assessore – che adesso bisogna cambiare musica e voltare pagina: dobbiamo tutti, sindacati compresi, rendere i teatri più autosufficienti e meno dipendenti dal finanziamento regionale. La cultura e il diritto al lavoro sono argomenti per noi fondamentali e certamente al centro dell’azione del governo, ma serve un cambiamento».

Exit mobile version