Home Psicologica Vacanze isteriche di una coppia “uccisa” dal caldo afoso seconda parte

Vacanze isteriche di una coppia “uccisa” dal caldo afoso seconda parte

Ma proseguendo su questa “isteria di coppia” animata da un’infinita fine estate afosa, e siciliana, riuscite ad immaginarvi il carattere masochistico, testè descritto, accoppiato con un partner dal carattere isterico?

Isterico/narcisista caratteriale
Facciamo finta che il partner dominante, in maniera apparente sia isteric*, per buona pace dei “non binari”. L’isteria si colloca nella sfera narcisistica. Le persone con uno stile disturbato di personalità isterico che sia leggero, acuto o cronico, le etichette lasciano il tempo che trovano, si distinguono dal narcisista patologico classico, perché a differenza dello stile manipolatorio azionato in sordina, tipo “acqua cheta che rovina i ponti”,  più simile alla personalità masochistica di cui sopra, estrinsecano la loro rabbia, furore e vendetta, piantando delle teatrali scenate, in piazza, o in luoghi pubblici, teatri, cinema, chiese, ristoranti, matrimoni, o meglio ancora in cene tra amici o parenti…

Coloro denominati gli isteric* hanno un bisogno forsennato, se lo cercano, di un pubblico che possa attestare la loro battaglia “vincente”. Il caldo afoso estivo di una lunga estate siciliana e tutte le manifestazioni corali, sono un ottimo motivo di scatenamento del proverbiale “inferno”: vi mettono dalla parte del torto vi fanno uscire il peggio di voi! Per scatenarli vi basta uno sguardo o una battuta o anche un momento di affettuoso abbraccio che vorreste esternare e la loro risposta sarà di questo tipo: “C’è molto caldo sei sudat*, appiccicos*, e pure puzzi, lo stai facendo perché hai guardat* lei o lui, tanto io lo so che sei così, fai sempre così, sudi e puzzi perché ti senti in colpa!” Né vale il costoso deodorante di cui vi siete approvvigionati per eventuali afrori: loro sanno tutto di voi, vi conoscono nelle reazioni delle vostre attitudini sessuali, ne sentono l’odore, ne masticano il tradimento… ne hanno sentore fin dalla loro famiglia di origine, la loro, da cui provengono: e se vi trovate lì, e da molto tempo insieme con loro sarà coinvolta pure la vostra famiglia di origine, perché ricordate che la follia a due, folie à deux, è un disturbo psicotico condiviso, anche dalle famiglie da cui proveniamo.

In tal modo vi faranno apparire come un infedele, magari solo perché li avete contraddetti per qualche azione, ragionamento, precedente, completamente folle, dove volevano assolutamente aver ragione. Così impongono il loro dominio attivo, diventano vittime impazzite per colpa dello stronz* con cui stanno, e il “caldo afoso di un’estate infinita siciliana” decide che non ci possono stare più! Né ai vostri tradimenti né a quelli della loro famiglia di origine! Sono permalosi, lamentosi e pensate che “sudano” pure loro, ma essendo degli esseri superiori tuttalpiù “traspirano” e guai a voi nel ricordargli, che anche loro “puzzano”! Si sfogano con scenate aggressivo/vittimistiche e poi si scordano tutto, davanti ad un climatizzatore sparato a 16 gradi, o al loro “nipotino preferito” o alla “nonnina” ottuagenaria, pretendono che si faccia finta che non sia successo nulla, chiaramente di fronte alla loro famiglia di origine. Comportandosi come probabilmente succedeva nelle loro famiglie di origine. Gli isterici/narcisisti vivono, e sono stati abituati a vivere, come se abitassero in un teatro tragicomico shakespeariano, rimodulano la realtà e se la sistemano, perché così sono stati abituati a fare, con papà, mamma, fratelli, sorelle, nonni, zii, zie, cugini e cugine.

E se magari per colpa del caldo afoso siciliano di questa estate infinita, non volete più stare in quel copione tragicomico familiare shakespeariano, ammettendo che non siete partecipi della “follia a due” dei caratteri masochistici e isterico/narcisistici, prima di preparare, col fresco autunnale, i documenti per chiedere la separazione, da queste tipologie di persone, e volete del bene o amate queste persone, e avete dei figli, delle abitazioni, delle attività in comune, pensate, riflettete, che esiste una terapia di sostegno psicologico, e delle tecniche adeguate, che vi possono aiutare e che possono aiutare soprattutto chi da queste personalità è “imprigionato”. Spesso i disturbi caratteriali o di personalità, che così non si chiamerebbero, sono solo “incastrati” da stili di attaccamento familiare, e di famiglia “avita” si parla, da cui sono stati “feriti” e mai “guariti”.

I “disturbati dalla vita”, per usare un termine “umano”, attuano “questi” comportamenti perché gli permettono di sopravvivere, una sorta di autoguarigione di lenimento di queste ferite dai “traumi subiti”, e soprattutto ai “traumi non elaborati in questi termini”, per una vita apparente “normale” e soprattutto, per evitare di “impazzire”. È come se fosse, detto o fatto in maniera “rozza e ordinaria”, l’espressione di una “follia del momento” che ristabilisce l’ordine delle cose. Come a volte succede negli “attacchi di panico”. Tutta l’attenzione della famiglia “arriva” su chi ha l’attacco di panico, e l’elemento della famiglia che lo prova,  è in realtà solo il “capro espiatorio” , l’anello debole della potenza e del potere della Famiglia disfunzionale, che non ha gli strumenti per superare, tale esplosione di “energia”!

Si parla della “follia a due”, ma in realtà si dovrebbe parlare della “follia familiare” su cui quasi nessuno discute o quantomeno si interroga. Nella nevrosi sistemica familiare, nessuno di noi è avulso dagli “stili di attaccamento” della nostra famiglia di origine: elaborare il patto della coppia portando alla luce le nostre aspirazioni, la nostra visione, la nostra missione, potrebbe coronare quello che abbiamo “provato” al momento dell’incontro: cosa è andato storto? Cosa è dissonante nella nostra comunicazione? Dove possiamo trovare un accordo? Come influiscono le famiglie da cui proveniamo?

L’evoluzione dell’essere umano è infinita, flessibile e piena di sorprese: si tratta solo di trovare una soluzione valida, che possa superare “il caldo afoso in un’estate infinita siciliana”: anche durante la frequentazione felice, infelice, dannata, forzosa delle nostre famiglie siciliane, da cui digerire gli imperiosi pasti, impastati di cibi fantastici e goduriosi, alternati da battute sarcastiche e verità lacrimose.

E trovare la forza per riuscire a dire: “Anch’io sono sopravvissut* alla mia famiglia di origine e riesco a orientarmi nella mia coppia e famiglia attuale”. Pur sopravvivendo al caldo afoso e infinito di una lunga estate siciliana.

la prima parte a questo link https://www.siciliareport.it/psicologica/vacanze-isteriche-di-una-coppia-uccisa-dal-caldo-afoso-prima-parte/

Exit mobile version