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Un ciclo di aperture straordinarie a Villa Virginia, la dimora tra le più raffinate della via del Liberty palermitano

Villa Virginia

PALERMO – Grazie a un mirabile progetto di restituzione alla città, apre alle visite guidate Villa Virginia. Insieme alla cooperativa turistica Terradamare sarà possibile ammirarne gli arredi dell’epoca, i saloni di

Villa Virginia – liberty a palermo

rappresentanza, il grandioso scalone, le vetrate policrome,
le sale da gioco e da pranzo, le delicate pareti dipinte dalla pittrice giapponese Otama Kiyohara, le due torrette che dominano via Dante, usate dai primi padroni di
casa per la pittura e la fotografia.
A conclusione di una prima ristrutturazione, Villa Virginia, oggi dimora storica e punto di riferimento per l’accoglienza nazionale ed internazionale, presenta
un calendario di aperture al pubblico domenicali e serali in collaborazione con Terradamare:
domenica 5 aprile, venerdì 1 maggio, domenica 7 giugno, sabato 27 giugno, domenica 19 luglio e sabato 8 agosto.
Sono inoltre previsti alcuni appuntamenti all’interno dei tour della cooperativa, con l’obiettivo di mettere in risalto la via Dante, che tra la fine dell’Ottocento e i primi del successivo secolo, divenne l’elegante asse rappresentativo dello splendido periodo artistico che è stato il Liberty a Palermo.

Primo appuntamento: domenica 5 aprile 2020 dalle 15, via Dante 159, a due passi da villa Malfitano e poco distante dal villino Florio all’Olivuzza.
Ticket € 10. Info e prenotazioni, chiamando i numeri 329.8765958 – 320.7672134 o scrivendo a eventi@terradamare.org www.terradamare.org/infoline

Villa Virginia
Villa Virginia sorse nel 1908, era di meravigliosi teatri, giardini incantati, la delicatezza della cultura giapponese, gli arredi raffinati e piccoli capolavori di mani sapienti.
Villino del commendator Vincenzo Caruso, amministratore generale degli immobili dei Florio, nota anche come Villa Virginia, dal nome della moglie, circondata da un vasto giardino, adiacente villa Malfitano, unica opera nota dell’architetto Filippo La Porta.

Gli esterni dell’edificio presentano una struttura a due livelli con finestre rettangolari, una solida architettura alleggerita dalle torrette addossate, destinate alle passioni dei committenti: fotografia e pittura.
Eccezionale, anche, la sala da pranzo in cui le pareti furono dipinte dalla pittrice giapponese Otama Kiyohara, vi sono raffigurati paesaggi dalla dolcezza esotica, armoniosi e di una bellezza delicata, tra rigogliose foglie, nubi evanescenti.
La bellezza della Villa insiste al suo interno, in ogni dettaglio decorativo, nella disposizione degli spazi, nella scenografica scala che conduce al piano superiore, nei soffitti a cassettoni, nella suggestione delle ricche vetrate policrome di Paolo Bevilacqua, che filtrano la luce in un caleidoscopio di vibranti luminosità.

Tutte le foto concesse per la diffusione a siciliareport.it sono di © Vincenzo Russo | Terradamare

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