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Mafia: blitz contro mandamento di Porta Nuova, smantellate 6 piazze di spaccio, 18 fermi

Timore nuovi omicidi dopo assassinio di Incontrera, ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova

Carabinieri
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Palermo, 6 lug. (Adnkronos) – Blitz contro il mandamento di Porta nuova a Palermo. Diciotto fermi sono stati eseguiti dai carabinieri, su delega della locale Direzione distrettuale antimafia, a carico di altrettanti indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. L’operazione, denominata ‘Vento’, ha colpito le famiglie di Porta Nuova e Palermo Centro. In particolare i carabinieri del nucleo Investigativo di Palermo, grazie ad attività d’intercettazione audio e video e pedinamenti hanno ricostruito l’organigramma del mandamento di Porta Nuova, individuando il reggente, figure apicali e gregari.

 

l traffico di droga per alimentare le casse di Cosa nostra. Nel mandamento di Porta Nuova ogni fase della ‘filiera’, dall’approvvigionamento all’ingrosso allo spaccio al minutodi hashish, marijuana, cocaina, eroina e crack era gestito dai boss.E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo che all’alba di oggi hanno eseguito 18 fermi a carico di altrettanti indagati accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. Nell’operazione, denominata Vento, sono stati fermati i capi di sei piazze di spaccio nei centralissimi quartieri del Capo, della Vucciria, di Ballarò e della Zisa (via dei Cipressi, piazza Ingastone e via Regina Bianca), capeggiate da elementi ritenuti organici a Cosa nostra.

 

“Il provvedimento pre-cautelare è stato emesso in via d’urgenza in quanto erano emersi chiari intendimenti di alcuni degli indagati di darsi alla fuga e, soprattutto, perché recentemente, in quel territorio, sono stati commessi gravi fatti di sangue, l’ultimo dei quali, il 30 giugno scorso, contro Giuseppe Incontrera, ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova”. A dirlo sono gli investigatori del Comando provinciale dei carabinieri di Palermo dopo il blitz che all’alba ha portato all’esecuzione di18 fermi nel mandamento di Porta Nuova.  Il timore degli inquirenti è che l’omicidio di Incontrera, per cui ieri è stato fermato  Salvatore Fernandez, 49 anni e diversi precedenti per droga, che si è costituito ai carabinieri, avrebbe potuto innescare un vortice di violenza con altri fatti di sangue o rafforzare la volontà degli indagati di darsi alla latitanza perché responsabili diretti o indiretti di tali omicidi o, comunque, per sottrarsi da eventuali ritorsioni.

Non solo droga. Per rimpinguare le casse delle famiglie di Porta Nuova e Palermo centro c’erano le estorsioni ele rapine. E’ quanto emerge dall’operazione antimafia ‘Vento’ dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo che all’alba hanno eseguito, su mandato della Direzione distrettuale antimafia, 18 fermi,a carico di altrettanti indagati, accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. Il blitz ha colpito il mandamento mafioso di Porta Nuova, territorio in cui lo scorso 30 giugno è stato ucciso Giuseppe Incontrera, ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa.

Le indagini hanno consentito di ricostruire 2 episodi estorsivi e 5 tentativi di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti del centro cittadino e due rapine a mano armata, finalizzate a rimpinguare le casse del mandamento.

 

 

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