Home Economia Edilizia Confartigianato: ‘via norma che blocca cessione crediti’

Edilizia Confartigianato: ‘via norma che blocca cessione crediti’

Confartigianato ha lanciato in tutta Italia la campagna 'Sbloccare la cessione dei crediti per garantire crescita e lavoro'

Lavoro edilizia
Foto archivio ©SR.it

Duemila nuove assunzioni a rischio a Palermo nel settore delle Costruzioni, circa la metà dei cantieri in città fermi, tassi di interesse in alcuni istituti bancari già in crescita. Gli stop and go normativi sull’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, che hanno portato alla decisione di limitare la cessione del credito ad una sola volta, stanno mettendo in ginocchio le imprese edili e tutte quelle dell’indotto, come impiantisti e serramentisti. L’allarme è stato lanciato questa mattina da Confartigianato Imprese Palermo. A Palermo e provincia, le imprese delle Costruzioni sono quasi cinquemila di cui la metà artigiane e
danno lavoro a oltre 12 mila addetti. Per scongiurare conseguenze ancora peggiori, Confartigianato ha lanciato in tutta Italia la campagna ‘Sbloccare la cessione dei crediti per garantire crescita e lavoro’.

“Il superbonus 110%, introdotto con il decreto legge Rilancio del maggio 2020, nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, uno ogni 68 giorni – sottolinea Confartigianato Imprese – trasformandosi in un vero e proprio percorso ad ostacoli per imprese, famiglie, professionisti e amministratori di condominio. Le restrizioni alla cessione del credito, oltre al rischio di affossare il mercato delle costruzioni, l’occupazione del settore, la propensione dei cittadini a effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle abitazioni, allontanano anche gli obiettivi di abbattimento delle emissioni ambientali. Questo è un momento drammatico per le imprese del mondo delle Costruzioni.

 

 

Si parla di tempesta ‘perfetta’ che si abbatte sulle aziende: dalla restrizione del bonus edilizia al caro bollette e transizione energetica, dai costi delle materie prime all’assenza di figure professionali fino a mettere a rischio la sicurezza sui luoghi di lavoro”. “Sono moltissimi i cantieri che già sono stati chiusi e noi impiantisti abbiamo bloccato parecchi ordini che ci avrebbero permesso di lavorare con le nostre maestranze – afferma Claudio Terruso, presidente degli Impianti di Confartigianato Palermo – Sarebbe stato giusto pensare per tempo ad effettuare i controlli, piuttosto che modificare adesso una norma che di fatto non ci consentirà più di lavorare come avremmo dovuto”.

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