Palermo, 17 set. – Si torna a scavare a Troina, in provincia di Enna, nell’area della Catena. I lavori, disciplinati da una convenzione tra il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina e il Parco archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, riprendono sotto la guida della professoressa Caterina Ingoglia, docente di Metodologia della ricerca archeologica, dopo una lunga interruzione. “La Regione, attraverso i parchi archeologici e le soprintendenze della Sicilia – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà – continua a investire sulla ricerca, nella consapevolezza che la Sicilia ha ancora numerosi tesori nascosti e che proprio le campagne di scavi archeologici possono rafforzare l’attrattività dei nostri siti, incrementando le presenze dei visitatori anche fuori dai periodi di maggiore affluenza. La stagione che ho definito ‘primavera dell’archeologia’ in Sicilia, non si ferma, con cantieri di scavo in tutte le province dell’Isola”.
Quella avviata da qualche giorno è la quarta campagna di scavo diretta da Caterina Ingoglia che, con la collaborazione di numerosi studenti presenti nel team di ricerca, ha portato in luce un importante, e fino ad ora sconosciuto, palinsesto della storia di Troina. Oltre a una struttura imponente di età ellenistica, di cui ancora non è stata identificata la funzione, sono venuti alla luce ambienti di età romana/tardo antica e una chiesa alto-medievale con l’annesso cimitero di tombe, per lo più in cassa litica. Altre tombe in nuda terra appartengono, invece, a una fase più recente, post-medievale, in cui l’area divenne cimitero del vicino Convento dei Carmelitani.
(Adnkronos)
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