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Venerdì 27 maggio inaugurazione del Festival delle Istituzioni

Organizzato dalla Scuola Superiore dell’Università di Catania in collaborazione con la Società editrice il Mulino e con il patrocinio di Rai per il Sociale, questo Festival propone a un pubblico non specialista incontri, lezioni e dialoghi intorno all'idea di Istituzione, nelle sue molteplici declinazioni

Il Festival delle Istituzioni, alla sua prima edizione, arriva finalmente a Catania dal 27 al 29 maggio. Il Festival intercetta un rinato interesse verso le istituzioni, sottraendole al clima di sfiducia e di estraniamento che le aveva contraddistinte negli ultimi anni.

Organizzato dalla Scuola Superiore dell’Università di Catania in collaborazione con la Società editrice il Mulino e con il patrocinio di Rai per il Sociale, questo Festival propone a un pubblico non specialista incontri, lezioni e dialoghi intorno all’idea di Istituzione, nelle sue molteplici declinazioni, a partire dalle sue trasformazioni e dall’impatto sul futuro della politica, dell’economia e della governance delle crisi.

Il Festival si apre venerdì 27 maggio alle 17.30 con i saluti di benvenuto delle autorità cittadine, della Scuola Superiore dell’Università di Catania, e dell’editore Il Mulino, nel Refettorio Piccolo delle Biblioteche riunite “Civica e A. Ursino Recupero”.

Alle ore 18 Roberto Esposito terrà la prima lectio magistralis del Festival dal titolo “Che cos’è un’Istituzione”, che trae spunto dal libro Istituzione, pubblicato dal Mulino.

Siamo soliti leggere le istituzioni come contenitori statici, senza movimento. Al contrario le istituzioni sono il motore di un continuo processo di innovazione sociale. Un processo che tocca il cuore della società civile e, in tempo di pandemia, «ci costringe – come afferma Roberto Esposito – a ripensare radicalmente la relazione costitutiva dell’istituzione con la politica e la vita».

 

Tra gli ospiti ricordiamo: Ascanio Celestini, Francesco Clementi, Paola De Vivo, Roberto Esposito, Maria Rosaria Ferrarese, Carlo Galli, Guido Melis, Gianfranco Pacchioni, Antonio Padoa Schioppa, Bernardo Sordi e Gianfranco Viesti.

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