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Il soprano russo Kseniia Proshina vince la 28esima edizione del concorso “Gianluca Campochiaro”

CATANIA – È il soprano russo Kseniia Proshina, dell’Accademia dell’Opera di Parigi, la vincitrice della ventottesima edizione del Concorso internazionale musicale “Gianluca Campochiaro”. La sua interpretazione dell’aria “Suis-je gentille ainsi?” da “Manon” di Jules Massenet ha messo d’accordo all’unanimità la giuria. Per lei una borsa di studio di 1.850 euro, a cui si aggiungono un altro premio speciale e quello ordinario per la vittoria nella sua categoria di concorso, il Canto lirico. Oltre a Kseniia Proshina, i finalisti dell’edizione 2020 del Concorso internazionale “Campochiaro”, diretto da Carmelita Cocuccio, sono stati il pianista Kevin Lu (Austria, vincitore sezione Pianoforte); il violinista Gianfrancesco Federico (Italia, vincitore sezione Archi); le gemelle Auguste e Leva Petkunaite (Polonia, vincitrici sezione Pianoforte quattromani); i fisarmonicisti Mario Giuliano Romeo e Valerio Ciotoli (Italia, vincitori sezione Musica da camera).
La cerimonia di premiazione si è svolta ieri al Teatro Massimo Bellini. La serata, condotta con la consueta eleganza da Roberta Lunghi, si è aperta con il toccante ricordo di Gianluca Campochiaro, il giovane musicista prematuramente scomparso nel 1988 a cui è intitolato il premio.
Dopo il saluto del sindaco Salvo Pogliese, sul palco si sono esibiti anche i vincitori del Concorso nazionale, diretto da Carmen Fontanarosa e giunto alla quarta edizione: l’Orchestra dell’Istituto Comprensivo XX Settembre di Catania, il coro del Liceo musicale “Turrisi Colonna” di Catania e la giovane violinista Lucrezia Leardini.
Tra le più importanti novità di quest’anno, l’istituzione del “Premio Bellini”, assegnato al cantante palermitano Andrea Vincenti. Prima della proclamazione del vincitore, applausi a scena aperta per le esibizioni fuori concorso di giovani e talentuosi musicisti provenienti da tutto il mondo, ai quali sono state assegnate numerose borse di studio, e per l’omaggio a Sant’Agata del maestro Matteo Musumeci, che ha regalato al pubblico un emozionante estratto dalla sua “Diva Agatha”.
Con i suoi 260 partecipanti provenienti da 15 Paesi del mondo, il Concorso internazionale musicale “Gianluca Campochiaro” si è ormai ritagliato uno spazio di primo piano tra i grandi eventi della Città di Catania. “Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra e che è stato possibile centrare grazie al prezioso sostegno di importanti enti e istituzioni”, ha evidenziato Caterina Campochiaro, presidente dell’associazione “La Città di Bellini per Gianluca Campochiaro”. Oltre al Comune di Catania e alla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, il concorso ha potuto contare sul patrocinio di Mibact, Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, Regione Siciliana, Università di Catania, Istituto Musicale “V. Bellini”, Teatro Massimo Bellini, Fce, Rotary Distretto 2110, Lions Club Distretto 108 Yb.
Di altissimo profilo la giuria, composta dai maestri Daniel Rivera, Violetta Egorova, Corrado Ratto, Franco Mezzena, Yoshiaki Shibata, Mauro Cipriani, Alessandro Svab, Daniela Schillaci, Gabriele Lombardi e Salvatore Vella.

Nel corso della serata, particolarmente apprezzati, tra i tanti, sono stati gli interventi del co-presidente dell’associazione organizzatrice Carmelo Campochiaro, papà di Gianluca, del vicepresidente Antonio Pogliese, del sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Giovanni Cultrera, dell’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella, della presidente del Conservatorio di Catania, Graziella Seminara, del presidente del Tribunale del Lavoro di Milano, Pietro Martello, del direttore di Fce, Sebastiano Gentile e del direttore dell’Ufficio del Lavoro di Catania, Salvatrice Rizzo.

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