Home Politica Sicilia: Ecomed, Regione presenta piano rifiuti e gestione risorse idriche

Sicilia: Ecomed, Regione presenta piano rifiuti e gestione risorse idriche

Le azioni avviate per assicurare la piena funzionalità delle dighe siciliane, per individuare il gestore del servizio unico integrato in alcune province, per l’utilizzo delle acque reflue e i punti salienti del nuovo Piano regionale dei rifiuti. Questi i temi approfonditi nelle ‘Giornate dell’acqua e dei rifiuti’, duplice momento di confronto con esperti e operatori di settore voluto dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. all’interno della manifestazione Ecomed che si tiene nei padiglioni di FieraSicilia, a Misterbianco, nel Catanese.

A illustrare le iniziative della Regione sui due fronti è stato l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro. In tema di acqua, ha spiegato l’assessore, “il dipartimento è impegnato nella programmazione di interventi per assicurare la piena funzionalità delle dighe, sfruttando i fondi comunitari e del Pnrr. Sono state individuate risorse per 340 milioni di euro da destinare sia alle reti di distribuzione sia agli invasi. Inoltre, grazie a specifici progetti dalle dighe siciliane potranno essere recuperati 45 milioni di metri cubi di acqua in più ogni anno, da destinare a scopi potabili e irrigui, grazie a fondi Fsc”.

 

L’assessorato, inoltre, sta completando l’affidamento del servizio idrico integrato in tutte le province dell’Isola: è in assegnazione l’ambito di Siracusa, è in corso la gara per quello di Messina, mentre per Trapani è stato richiesto l’intervento del governo nazionale. Quest’anno, inoltre, è stato emanato il decreto attuativo per l’utilizzo delle acque reflue depurate che consente l’effettivo impiego di questa risorsa per usi agricoli, industriali e nei cantieri. Sul fronte dell’emergenza idrica, inoltre, il governo regionale sta lavorando anche alla riattivazione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e del Trapanese.

Per quanto riguarda i rifiuti, ha detto Di Mauro, “il governo ha definito il nuovo Piano regionale, già apprezzato in giunta, il cui iter si completerà entro pochi mesi, così da avere uno strumento aggiornato e completo per dare una nuova fisionomia unitaria alla gestione del settore e porre fine ad alcune grosse criticità che ancora costringono a sostenere costi elevati per lo smaltimento”. Questi gli obiettivi del nuovo Piano: recupero di oltre il 65% dei rifiuti urbani; recupero energetico della frazione residua (fino a 600 mila tonnellate) e dei fanghi di depurazione; conferimento a discarica inferiore al 10%; eliminazione delle spedizioni fuori regione; implementazione delle piattaforme di recupero; riduzione di almeno il 40% dei costi di trattamento; produzione di biometano (70 milioni di mc) e di compost (10 mila tonnellate); valorizzazione del combustibile derivato dai rifiuti attraverso la sostituzione del pet-coke con CSS-C negli impianti energivori.

 

Il Piano si basa sull’incremento del tasso di raccolta differenziata e sull’implementazione degli impianti destinati al trattamento. In sintesi: trasformazione dei Tmb pubblici esistenti (5 per complessive 720 mila tonnellate) in piattaforme pubbliche di selezione/recupero/affinazione; realizzazione di nuove piattaforme della stessa tipologia (11 per 829 mila tonnellate in totale); incremento degli impianti di valorizzazione dei rifiuti organici (fino a 54 per complessive 2 milioni 270 mila tonnellate); realizzazione di due termovalorizzatori pubblici nelle aree di Palermo e Catania (per 600 mila tonnellate nel complesso).

 

 

 

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