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13enne violentata a Catania, Cantarella (Lega) ‘sindaco si assuma sua parte di responsabilità’

“scioccato da festa con premier in Municipio con famiglie distrutte da dolore”

Fabio Cantarella (Lega)

“Innanzitutto noi cittadini dobbiamo essere molto riconoscenti verso la Procura di Catania e le forze dell’ordine che nonostante le gravi lacune del Comune di Catania nel garantire sicurezza ai visitatori della Villa Bellini, sono riusciti in tempo record a individuare i presunti autori della violenza. Ritengo che oltre al fatto in sé, sia gravissimo ciò a cui abbiamo assistito nei giorni successivi, con il sindaco che non ha avvertito il dovere di assumersi la sua parte di responsabilità e di aprire un serio e sincero dialogo sulla questione sicurezza in Città”. Lo afferma all’AdnKronos Fabio Cantarella, componente della segretaria politica della Lega, attuale responsabile dei dipartimenti regionali del partito ed ex assessore comunale alla sicurezza a Catania, in merito alla violenza sessuale subita da una 13enne alla Villa Bellini di Catania il 30 gennaio scorso.

“Un problema – aggiunge- che certamente è anche di altre grandi città, ma qui siamo dinanzi a fatti avvenuti all’interno della villa comunale simbolo di Catania, ubicata in pieno centro, a due passi dal Municipio, fatti, come ho letto, avvenuti martedì scorso alle ore 19:30. Le vittime sono dovute giungere dai bagni collocati a monte, sino in strada in via Etnea per chiedere aiuto”. “Mi sembra assurdo tutto ciò. Una persona con un minimo di buon senso – ammonisce Cantarella all’AdnKronos – non dico avrebbe messo in discussione il proprio mandato elettorale, ma almeno assumersi delle pubbliche responsabilità impegnandosi con misure concrete affinché ciò non accada mai più. Questi fatti – ricorda l’esponente leghista- sono avvenuti all’interno di una casa comunale, accanto ai bagni ci sono anche degli uffici pubblici”.

 

 

“Lasciamo stare le telecamere non funzionanti, seppur mi chiedo – evidenzia Cantarella- che fine abbia fatto il milione di euro che la giunta Pogliese, col mi impegno, ottenne dal ministro Salvini proprio per la videosorveglianza che già di per sé meriterebbero delle valutazioni nelle sedi preposte, ma tutto il resto – sottolinea- dà la dimensione dell’approssimazione, dell’incapacità a gestire la macchina pubblica”. “E, infine, lasciatemelo dire – precisa ancora l’esponente del partito di Matteo Salvini- mi ha scioccato il momento di festa con la premier Meloni al Municipio mentre quelle famiglie erano distrutte dal dolore: ci voleva sobrietà e assunzione di responsabilità con impegni concreti a rendere la villa, come altri siti pubblici, sicuri”.

 

“Questo – osserva infine amaramente Cantarella- non c’è stato e continua a non esserci. Si dimostra di amare Sant’Agata in modo del tutto pagano, in modo esibizionista finalizzato al proprio ego, mentre quanto avvenuto imponeva una sincera riflessione su quei valori e sulla tutela di quei diritti di cui la festa della nostra Patrona rappresenta un’occasione unica. Il modo in cui – conclude Cantarella- un amministratore locale, catanese nel cuore dovrebbe onorare la Patrona, affermando la tutela di diritti fondamentali”.
(di Francesco Bianco/Adnkronos)

 

 

 

 

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