Home Natura Animali Covid: direttore Bioparco Roma: “nostri animali stanno bene ma continuiamo con precauzioni”

Covid: direttore Bioparco Roma: “nostri animali stanno bene ma continuiamo con precauzioni”

Cervi selvatici infettati negli StatiUniti con il COvid-19

Muflone ©SR.it

Roma, 7 gen. (Adnkronos) – “Da un paio di anni, quindi dall’inizio della pandemia, abbiamo stiamo preso provvedimenti molto rigorosi con l’avvicinamento molto limitato e solo se indispensabile agli animali e comunque sempre muniti di tutti i dispositivi di protezione, tra mascherine, disinfezione di scarpe e tute: siamo ultra protetti, noi come umani ma nello stesso tempo nei confronti degli animali”. Lo dice all’Adnkronos Luigi Epomiceno, direttore generale del Bioparco di Roma, commentando la notizia dei cervi selvatici infettati negli StatiUniti con il COvid-19.

 

“Tutti i nostri cervidi sono sani e non abbiamo alcuna segnalazione ufficiale di animali domestici che hanno contratto il Covid – spiega -ma nel frattempo abbiamo interrotto tutti i nostri programmi di didattica e visite che facevamo soprattutto con i bambini per avvicinarli agli animali. Non siamo tanti preoccupati ma continuiamo a prendere queste precauzioni”.

“Nel bel mezzo della pandemia, va respinto qualsiasi tentativo di fare espiare agli animali le conseguenze delle nefaste incursioni dell’uomo nei loro habitat”. E’ quanto sottolinea all’AdnKronos l’animalista Michela Vittoria Brambilla, dopo le notizie dagli Usa sul contagio da Covid riscontrato sui cervi selvatici. “L’untore è l’uomo, non il cervo”, tiene a mettere in risalto Brambilla osservando che “di solito, quando individui della specie ‘homo’ incrociano il cammino degli animali del bosco, sono questi ultimi a pagare, con la propria pelle”, rileva l’animalista.      Ora, “anche i cervi americani ‘coda bianca’, come tante altre specie di animali selvatici, hanno preso il virus Sars-Cov2 dagli esseri umani: sarebbe assurdo se il contagio tra i cervi diventasse il pretesto per dare via libera alla sistematica uccisione di questi animali, purtroppo già vittime predilette dai cacciatori…”, concludeMichela Vittoria Brambilla.      (di Enzo Bonaiuto)

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