Home Infrastrutture Infrastrutture, assessore Falcone: “su viadotto Imera Anas smascherata, chieda scusa”

Infrastrutture, assessore Falcone: “su viadotto Imera Anas smascherata, chieda scusa”

Marco Falcone

Palermo, 18 lug. – “Quando lorsignori di Anas e di Roma vogliono, le cose si fanno. Si doveva arrivare alla scommessa sulle mie dimissioni per smascherarli? A giudicare dagli ultimi annunci sul viadotto Imera, è proprio così. Quando Anas vuole, le opere si possono fare anche in Sicilia. Gli ultimi tre mesi hanno dimostrato che, anche da noi, i cantieri possono essere completati rispettando le previsioni”. Lo dice l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, a proposito degli ultimi annunci sulla ricostruzione del viadotto Imera sull’autostrada Palermo-Catania.

“Serviva, dunque, una sfida – aggiunge – su un’opera che languiva vergognosamente da cinque anni, praticamente ferma nell’ultimo anno, tra lo spreco di cinque milioni per una bretella che si è rivelata inutile, una serie infinita di ritardi e rinvii, e l’autostrada Palermo-Catania spezzata in due. Oggi, di fatto, cade la maschera di Anas. C’è voluto, inoltre, l’avvio di una vertenza destinata a fare la storia e a diventare un precedente per le altre Regioni d’Italia, cioè la nostra richiesta di risarcimento danni all’Anas, nonché gli imponenti definanziamenti che abbiamo deciso, per costringere Anas a fare quei lavori che, invece, dovrebbero essere la normalità. E arrivato il momento – conclude l’assessore regionale alle Infrastrutture – che Anas riconosca l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti di un’intera Regione e chieda scusa”.

“L’Anas, grazie anche a complicità politiche precise, ha tenuto per decenni la Sicilia in condizioni di sottosviluppo palese sulla viabilità in tutta l’Isola. Sono decine i
cantieri sulla Palermo-Catania che si trascinano desolati, senza particolari progressi, da anni”. E’ l’atto d’accusa dell’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, che aggiunge: “Finalmente, negli ultimi tre mesi, si è dimostrato che i costanti moniti del Governo Musumeci sui ritmi dei cantieri e, soprattutto, sulle lavorazioni notturne possono portare a significativi risultati, se ascoltati”. 

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