Home In Evidenza Nuovo Dpcm in vigore fino al 5 marzo, stretta alla movida, chiusura...

Nuovo Dpcm in vigore fino al 5 marzo, stretta alla movida, chiusura alle 18

Giuseppe Conte
Foto archivio ©SR.it

Roma, 15 gen. – Stretta sulla movida, con lo stop agli asporti per bar, enoteche e attività commerciali simili. “Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00 – è scritto nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte – il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22:00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00”.

Piscine e palestre restano chiuse fino al 5 marzo. E’ quanto previsto dal Dpcm firmato oggi da premier Giuseppe Conte. “Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”. “Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli”. “A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”. Si legge nel dpcm firmato oggi dal premier Giuseppe Conte.

Musei aperti nelle zone gialle, fatta eccezione nei weekend. Il servizio di apertura al pubblico “è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi”, si legge infatti nel nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Da lunedì, gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado torneranno alla didattica in presenza “almeno il 50% fino a un massimo di 75%”. E’ quanto prevede il Dpcm firmato da Giuseppe Conte. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca dellepredette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza – si legge nel testo del decreto – La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza”.

Riprendono i concorsi pubblici in presenza, dal 15 febbraio ma solo per un massimo di 30 candidati per sessione. Tutti gli altri concorsi restano sospesi. E’ una delle novità dell’ultima ora decisa nel corso del confronto in Cdm nella serata di ieri. “E’ sospeso – si legge nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte – lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”.
(Adnkronos)

Exit mobile version