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Terremoto: Erdogan proclama 7 giorni di lutto nazionale

Bilancio vittime in Siria e Turchia supera i 2.600 morti

Terremoto: Erdogan proclama 7 giorni di lutto nazionale

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale a seguito delle due terribili scosse che hanno colpito le province meridionali del Paese. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu, secondo cui le bandiere saranno esposte a mezz’asta in Turchia e nelle sedi delle rappresentanze straniere fino a domenica 12 febbraio.

”E’ stato il terremoto più forte dal 1939”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo a una riunione di governo dopo il potente terremoto che ha colpito il sud della Turchia.

”Con unità e solidarietà, come Paese e come nazione, spero che ci lasceremo alle spalle questi disastri”. Lo ha scritto su Twitter il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando che ”il nostro Stato è intervenuto con tutte le sue istituzioni dopo il terremoto. I nostri governatorati hanno immediatamente mobilitato tutti i mezzi nelle loro province. Sono poi stati assegnati altri 10 governatori da affiancare ai nostri attuali governatori delle 10 province colpite dal sisma”.

La Turchia ha ”ricevuto offerte di aiuto da 45 Paesi, oltre all’Unione europea e alla Nato” dopo il potente terremoto che l’ha colpita.
”Sono novemila i soccorritori in campo per operazioni di ricerca dei dispersi e di soccorso” delle vittime causate dal forte terremoto che ha colpito la Turchia meridionale.
Sono almeno ”2.818 gli edifici crollati’ in Turchia a causa del potente terremoto che ha colpito le regioni meridionali. Sono finora ”2.470 le persone che sono state estratte dalle macerie”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan riconoscendo il lavoro ”incessante” che stanno effettuando i soccorritori dopo il potente terremoto che ha colpito il sud della Turchia.

Il bilancio dei morti provocati dal violento terremoto che ha colpito Turchia e in Siria continua a salire. Più di 2.600 persone sono morte, 1.651 delle quali nelle dieci province della Turchia colpite dal sisma, dove altre 11.119 persone sono rimaste ferite, secondo il ministro della Salute. Nelle zone della Siria controllate dal governo i morti sono 538 e i feriti 1.360, come ha denunciato il ministero della Salute a Damasco. Nelle aree del nord ovest controllate dai ribelli invece sono morte 430 persone, secondo i dati diffusi dai soccorritori citati dal Guardian.

 

 

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