“Sul porno. Corpi e scenari della pornografia” di Claudia Ska. La presentazione del saggio martedì 12 luglio 2022 | ore 18 Trame di Quartiere Via Pistone n.59 Catania.
In collaborazione con Villaggio Maori Edizioni, Arcigay Catania, Gruppo Donne Marielle Franco & Trame di Quartiere. Presenta Vera Navarria.
Claudia Ska indaga la nascita della pornografa, tracciando una breve
storia della pornografa (dalla nascita sulle riviste patinate come Playboy) sino
all’avvento della pornografa digitale e fruita attraverso piattaforme online,
come Youporn e Pornhub. Centrale in questa trattazione è il tema del corpo:
come possiamo considerare l’uso del corpo nella pornografa? Esistono
categorie di diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del porno?
Altro tema interessante è sicuramente quello delle categorie presenti nelle
suddette piattaforme: l’autrice indaga le differenze tra piattaforme e dedica un
glossario al testo, con l’intento di spiegare l’esatto significato di termini come
milf o gonzo e tanti altri.
Tra sexworking e autodeterminazione, il libro vuole essere un’indagine
accurata e contemporanea di ciò che abbiamo sempre creduto di sapere e di
giudicare nell’ambito della pornografa, per scoprire invece che il ventaglio di
suggestioni è molto più ampio di quanto possa sembrare.
Milf, gonzo, amateur, kinky: categorie tra tante che
ritroviamo su piattaforme piuttosto note, come YouPorn e Pornhub. Sezioni
cliccate che ci portano dentro il mondo del porno, tacciato spesso di oscenità e
giudicato con superficialità, anche da chi ne fruisce quotidianamente.
Ma di cosa è fato davvero il porno?
Per rispondere a questa domanda, Claudia Ska indaga senza pregiudizio la
complessa industria della pornografa mainstream e indipendente, ponendo al
centro della sua trattazione l’importanza del corpo e degli immaginari che lo
riguardano.
In questo saggio si svelano i significati di categorie e acronimi che
rispecchiano il desiderio lecito dell’essere umano all’atto sessuale, puntando
l’accento sul fato che la storia della pornografa ricalchi anche la narrazione
di chi ha fato del corpo uno strumento per la liberazione sessuale e politica.
Autodeterminazione, sexworking, lavoratori e lavoratrici del porno, festival
sulla pornografa e produzioni homemade: possiamo considerare ancora
osceno ciò che invece fa parte del nostro desiderio?
