Mentre continua l’onda lunga dei fatti di Altavilla Milicia, ci si è imposta la domanda: E se non esistesse? Chi? Il diavolo. Ce lo siamo chiesti in quanto credenti e appassionati del Vangelo di Gesù. La domanda si è risolta negativamente: il diavolo non deve esistere e il mondo, avvolto dalla grazia di Dio, ha il diritto di farne a meno.
don Cosimo Scordato e don Francesco Romano
Dopo il saluto di benvenuto di don Francesco Machì, a dialogare con gli autori sarà il giornalista Gianfranco D’Anna.
Seguirà un dibattito aperto a tutti i partecipanti.
Francesco Romano e Cosimo Scordato, presbiteri della Chiesa palermitana da non meno di cinquant’anni, hanno lavorato pastoralmente in due quartieri popolari della città, rispettivamente Altarello di Baida don Francesco e l’Albergheria don Cosimo. Ambedue interessati allo studio della teologia, hanno privilegiato il primo, le scienze bibliche, il secondo la teologia sacramentaria. Recentemente hanno scoperto la forma di pensiero/scrittura del duetto.
Mentre continua l’onda lunga dei fatti di Altavilla Milicia, ci si è imposta la domanda:
E se non esistesse? Chi? Il diavolo. Ce lo siamo chiesti in quanto credenti e appassionati
del Vangelo di Gesù. La domanda si è risolta negativamente: il diavolo non
deve esistere e il mondo, avvolto dalla grazia di Dio, ha il diritto di farne a meno. Il volumetto, in quattro brevi capitoletti, mostra come l’idea dello spirito del male, proveniente soprattutto dalla concezione dualistica del mondo iraniano, si sia insinuato nelle Scritture fino a diventare parte integrante della dottrina delle Chiese cristiane.
Ma si tratta di una presenza abusiva, non autorizzabile e vorremmo darne buona
notizia serenamente a tante persone che stanno vivendo tanta paura e terrore al suo pensiero. Insomma una fake news? Precisamente. La proposta è quella di fare a meno dell’ipotesi del diavolo perché la realtà è decifrabile con gli strumenti di cui disponiamo, facendo soprattutto appello alla bellezza della nostra responsabilità. E che ne è degli indemoniati e dei posseduti? Liberi tutti! Salvo ad accettare di mettere a frutto gli strumenti dell’autentica cura umana fatta di com-passione e amore, di scienza e co-scienza.
Francesco Romano e Cosimo Scordato, presbiteri della Chiesa palermitana da non meno di cinquant’anni, hanno lavorato pastoralmente in due quartieri popolari della città, rispettivamente Altarello di Baida don Francesco e l’Albergheria don Cosimo. Ambedue interessati allo studio della teologia, hanno privilegiato il primo, le scienze bibliche, il secondo la teologia sacramentaria. Recentemente hanno scoperto la forma di pensiero/ scrittura del duetto.