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Elezioni: Bonomi, ‘partiti ricordino che sono imprese a fare il Pil’

“I partiti ricordino che sono le imprese a fare il Pil”. Lo dice oggi il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un'intervista al Corriere della Sera

“I partiti ricordino che sono le imprese a fare il Pil”. Lo dice oggi il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in un’intervista al Corriere della Sera. Assicurando che “Confindustria rispetta le istituzioni ma è autonoma e apartitica, l’invito che Bonomi fa ai partiti in vista del voto del 25 settembre è “al senso di responsabilità, a non dimenticare mai il nostro debito pubblico e la difesa dei valori di competenza, libertà e democrazia”. I diversi schieramenti non dovrebbero “spararle grosse solo perché in campagna elettorale”, ma devono “essere credibili. Anche se… è come aspettarsi che ai bambini non piacciano le caramelle”.

Per il numero uno di Confindustria le imprese hanno bisogno “di un governo che ribadisca totale adesione a principi e regole di Ue, Nato e Occidente”. Poi, “nessun passo indietro sul Pnrr e sulle riforme. Serve un’operazione forte di monitoraggio e controllo sui progetti”. E sulla finanza dello Stato, “abbiamo aumentato enormemente la spesa pubblica e sociale in deficit eppure abbiamo raddoppiato poveri e disagio sociale”, osserva Bonomi. “Le risorse vanno concentrate sui dieci milioni di italiani in grande difficoltà. Basta bonus dispersi a pioggia”. Al reddito di cittadinanza, aggiunge il presidente dell’associazione datoriale, “va levata la competenza sulle politiche attive del lavoro, non la finalità di strumento universale contro la povertà”.

 

 

Bonomi evidenzia anche alcuni punti attorno ai quali lavorare. “Sul cuneo contributivo proponiamo un taglio strutturale, per due terzi a vantaggio dei lavoratori sotto i 35mila euro”, mentre per attirare maggiori capitali, “dovremmo essere in grado di attirare investimenti strategici come Giga factory e seminconduttori, che garantiscono sovranità e indipendenza industriale”.

 

 

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