Home Cronaca Invitano 20enne a indossare mascherina, titolari pub pestati da branco

Invitano 20enne a indossare mascherina, titolari pub pestati da branco

Carabinieri
Foto archivio

Palermo, 24 ott. – Pestati per aver invitato un 20enne a indossare la mascherina. Accade a Sant’Agata di Militello, nel Messinese, dove i carabinieri hanno dato esecuzione a due provvedimenti restrittivi nei confronti di un 27enne, già con precedenti penali, finito ai domiciliari, e del figlioccio 20enne, a cui è stato applicato il divieto di dimora. Sono accusati di violenza privata, minacce, lesioni personali e danneggiamento, tutti aggravati e in concorso, ai danni di due membri dello staff di un noto locale della movida santagatese. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Patti, Andrea La Spada, su richiesta del sostituto procuratore Andrea Apollonio.

Il raid punitivo è scattato la notte dello scorso 7 ottobre, quando un gruppo di giovani, tra cui diversi minori, capeggiati dal 27enne si è recato nel locale per vendicare la presunta offesa subita dal 20enne qualche giorno prima. Uno dei gestori del locale, infatti, avrebbe richiamato il ragazzo invitandolo a indossare la mascherina e, al suo rifiuto, sarebbe nato un breve diverbio. Il giovane qualche giorno dopo è tornato nel locale, questa volta insieme al 27enne e al suo gruppo.

“Dopo aver atteso l’orario di chiusura – spiegano gli investigatori dell’Arma – il gruppo è passato alle vie di fatto, scagliandosi verso i gestori del locale, che, dopo aver subito un brutale pestaggio e il danneggiamento di diversi arredi, sono riusciti a barricarsi all’interno del locale, chiedendo aiuto. Solo l’intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio”. Nell’ordinanza di misura cautelare il giudice si è soffermato sulla “pianificazione dell’azione da parte degli indagati (l’uno quale ‘padrino’, l’altro quale ‘figlioccio’ che al primo si rivolge per chiedere – e ottenere – ‘soddisfazione dell’affronto subìto’), capaci anche di coagulare attorno a sé altri giovani (anche minorenni) che vedono nel 27enne un leader cui prestare cieca fedeltà, anche nella perpetrazione di azioni così meschine, come quella di aggredire in cinque due ragazzi peraltro intenti, a differenza degli aggressori, a svolgere un’attività lavorativa”.

Secondo il giudice, le misure cautelari sono giustificate anche dal rischio che il branco potesse lasciarsi andare a nuove violenze per affermare una sorta di predominio fatto di angherie e prepotenze sulla movida santagatese.
(Adnkronos)

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