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Corte dei Conti, assolti in appello vertici ospedale Civico

La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale d’appello per la Regione Siciliana, ha confermato l'assoluzione decisa in primo grado dei vertici dell'Azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo accusati di danno erariale

La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale d’appello per la Regione Siciliana, ha confermato l’assoluzione decisa in primo grado dei vertici dell’Azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo accusati di danno erariale. Assolti l’ex direttore generale Giovanni Migliore (difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza), il direttore sanitario Rosalia Muré, il direttore amministrativo Vincenzo Barone e il dirigente responsabile del Servizio tecnico.

La procura ha contestato ai vertici del Civico il trasferimento, avvenuto nel 2015, del reparto di medicina nucleare nel seminterrato del Nuovo Oncologico, padiglione destinato ad ospitare diversi reparti destinati alla cura dei tumori. In particolare, venne spostata una Gamma Camera, strumento indispensabile per l’attività diagnosi dei tumori nel campo della medicina nucleare. Tuttavia, proprio a seguito del trasferimento della macchina, l’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori falliva e i lavori non furono più ultimati.

I vertici dell’azienda, citati in giudizio, hanno fatto presente che il fallimento dell’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori “costituiva un evento imprevisto ed imprevedibile, con conseguente insussistenza di qualsiasi responsabilità a loro carico”.

 

Oggi, il giudice d’appello ha confermato che lo spostamento della gamma camera doveva avvenire poco prima della ultimazione dei lavori, e non a lavori ultimati, e che il fallimento della ditta esecutrice dei lavori costituisce un evento imprevisto ed imprevedibile che esonera i vertici da qualsiasi responsabilità.

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