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Blitz anti-assenteismo ospedale Sant’Elia, nei guai 2 addetti a cucina

Carabinieri
Foto archivio

CALTANISSETTA – Blitz anti-assenteismo all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove i carabinieri hanno notificato due misure interdittive, emesse dal gip, nei confronti di due addetti alla cucina, M.V.G., 60 anni, e G.B., 59 anni, entrambi dipendenti del nosocomio. Entrambi sono stati raggiunti dal divieto di svolgere attività professionale nell’ospedale cittadino per la durata di nove mesi. Sono accusati di concorso in truffa aggravata commessa in danno di ente pubblico, con abuso di relazioni d’ufficio e violazione dei doveri inerenti a un pubblico servizio. Le indagini, coordinate dalla Procura nissena, hanno permesso di accertare come grazie alla complicità del 59enne, che timbrava orari di entrata e di uscita dal luogo di lavoro non corrispondenti a quelli effettivi, M.V.G. abbia potuto attestare falsamente la propria presenza in servizio. Le telecamere installate nell’atrio della palazzina e sulla rampa di accesso alla cucina, spiegano gli investigatori, hanno fatto emergere “le reiterate violazioni in ordine ai tracciamenti delle entrate/uscite registrati con il cartellino badge”. E’ stato così possibile accertare “indebite registrazioni dell’orario di lavoro”, effettuate dal suo collaboratore con cadenza quasi quotidiana quando fisicamente M.V.G. non era presente in ospedale perché non ancora arrivato o perché già presso la sua abitazione a Enna. Gli investigatori dell’Arma hanno verificato anche che durante l’orario di servizio il 60enne era solito uscire dall’ospedale per fare acquisti nei supermercati della città o per sbrigare faccende personali, omettendo di registrare le entrate e le uscite dal nosocomio.

L’uomo, inoltre, come emerge dai filmati delle telecamere, avrebbe sottratto dalla cucina dell’ospedale prodotti e oggetti, che poi avrebbe sistemato sulla propria auto. Episodi di appropriazioni indebite sono state contestate anche a G.B., mentre sono stati documentati anche accessi in cucina di persone estranee al reparto perapprovvigionarsi di pasti o derrate alimentari. Queste ultime condottenon sono state ancora contestate. “L’operazione anti-assenteismo – spiegano gli investigatori – è stata resa possibile grazie alla Direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale”.
(Loc/Adnkronos)

 

 

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