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Gli amori non allineati (prima puntata)

Amori non allineati

Iniziamo con la definizione di poliamore. Non c’è un “istituto ufficiale del poliamore” che decreta qual è l’unica definizione. Quella che viene abbastanza condivisa da tutti coloro che si riconoscono in questo stile relazionale è “amare più persone nella piena consapevolezza di tutti”. Chiaramente si può discutere già solo di cosa significa la parola “amare”. Esistono tantissime interpretazioni possibili; significa avere relazioni intime, affettive e/o sessuali e chiaramente la parte più essenziale della definizione è che ci sia la consapevolezza di tutti. Quindi non si tratta di relazioni fatte di nascosto, clandestine, ma che siano appunto accettate da tutti coloro che sono coinvolti. Una cosa che si dice nell’ambiente è che esistono tante interpretazioni del poliamore quanti sono i poliamorosi o le relazioni poliamorose. Si va da relazioni aperte a più amori, ma comunque sempre in un cerchio ristretto cioè una sorta di polifedeltà a relazioni fra più persone ma comunque aperte ad altre relazioni all’esterno. La cosa essenziale che distingue il poliamore da altri tipi di relazioni aperte è l’accento sull’apertura a un coinvolgimento affettivo con più persone. Esiste un glossario di termini che riguardano le regole e le modalità del poliamore. Essendo un argomento di grande attualità cominceremo col citare la prima è la più immediata modalità e cioè il concetto di polifedeltà che tanto affascina la mia fantasia di addetto ai lavori. Come dico sempre “più amori infelici che fanno capo a una sola persona che mi viene in terapia, più possibilità di lavoro prolungata per anni. Era una battuta! Per definizione: i nevrotici costruiscono i castelli, gli psicotici ci abitano e gli psicologi ne riscuotono l’affitto, quindi i poliamorosi che di castelli ne hanno tanti ognuno con la sua principessa e col suo principe azzurro che li aspetta sono sicuramente i pazienti più contesi nel mondo della psicoterapia. Dunque dicevamo la polifedeltà: la polifedeltà (o poliesclusività) è una forma di relazione chiusa in cui ci si aspetta che le persone appartenenti al gruppo abbiano rapporti sessuali e affettivi solamente all’interno del gruppo stesso. L’aggiunta di un nuovo partner ad un gruppo polifedele in generale richiede l’approvazione di tutti i partner che già ne fanno parte. Alcuni nel movimento poliamoroso criticano il termine polifedeltà, peraltro il più comunemente usato dei due per definire questa configurazione relazionale, in quanto uno dei concetti di base del poliamore è che la fedeltà sia relativa all’onestà e al consenso dei propri partner e non all’esclusività sessuale.

Arrivederci alla prossima puntata.

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